Il difetto è stato riscontrato da centinaia di migliaia di utenti sparsi in tutto il mondo e i maggiori disagi, se così gli si vuole chiamare, si solo rilevati soprattutto negli Stati Uniti ed in Europa (il Regno Unito è stato il Paese europeo più colpito), seguiti dal Brasile e dal Messico. La diffusione del black out è avvenuta a macchia di leopardo, poiché il disservizio non è stato percepito con la stessa intensità in tutto il territorio del mondo, ma c’è stata anche una minoranza di utenti che non ha riscontrato alcun problema nell’utilizzare le piattaforme in questione. In Italia si sono rilevati problemi soprattutto nelle grandi città, in particolare a Roma, a Milano, a Bologna e a Firenze.
Il down riguarda sia la versione desktop sia l’app per mobile Android, iOS e Windows: nella versione desktop veniva visualizzata una pagina bianca con la scritta “La pagina non funziona” (può variare in base al browser utilizzato o comparire la schermata di Login con la scritta “Facebook sarà di nuovo disponibile a breve, nel migliore dei casi) oppure un caricamento incompleto delle varie parti della pagina, mentre in quella per dispositivi mobili compariva il messaggio “Impossibile aggiornare l’app”.
Mark Zuckerberg, tramite un suo portavoce, si è dichiarato al corrente della situazione e ha promesso di riportare tutto alla normalità il prima possibile, non lasciando però trapelare alcuna informazione su eventuali cause. Nonostante questa rassicurazione, però, il disservizio non ha lasciato indifferenti gli utenti dei due social network: essendo piattaforme di forte tendenza, i loro utilizzatori hanno avuto le reazioni più disparato e si sono scatenati tramite una delle poche valide alternative, ovvero Twitter
. C’è chi è rimasto infastidito, chi voleva trovare conforto da altri utenti, chi cerca di tranquillizzare la gente spiegando che non fosse successo niente e non si tratta di un bisogno di prima necessità, chi la guarda in modo positivo pensandoli come una distrazione in meno per fare qualcosa di più utile e importante come studiare o fare delle commissioni. Tutti pareri espressi utilizzando gli hashtag #facebookdown (in cima ai trending topic italiani di Twitter per qualche ora) e #instagramdown. Sicuramente una giornata negativa per Facebook ed Instagram, che ha però regalato per un frangente di tempo una visibilità a Twitter più alta del solito, per ovvi motivi.Il servizio è stato poi ripristinato gradualmente: dalle 19.00 circa sono iniziate a funzione le app mobile, mentre la piattaforma per desktop è rimasta indisponibile per circa un’altra ora. Alle 20.30 era nuovamente tutto funzionante. Le cause ipotizzate possono essere essenzialmente di questa natura:
Si tratta di ipotesi molto realistiche, sebbene non è sia fornita alcuna spiegazione ufficiale. In ogni caso, visto l’enorme numero di utilizzatori (nell’ordine dei miliardi di persone complessivamente), è da ritenere fisiologico un crash temporaneo del sistema.