Quante volte siete stati letteralmente sommersi da telefonate provenienti da call center?. L’intenzione del governo è di cambiare, ma la legge contro i call center è a serio rischio.
Le chiamate dai call center, siano essi di un qualsiasi operatore telefonico, o anche semplicemente da altre aziende, sono veramente fastidiose. Come limitarle?. Nel corso dell’estate il governo ha iniziato a pensare ad una legge contro i call center.
L’idea di base è quella di introdurre un prefisso unico, tre numeri che identificheranno univocamente che la chiamata effettuata è di telemarketing. In questo modo l’utente potrà riconoscere anticipatamente chi (e per quale motivo) sta chiamando. Parallelamente prevede l’adozione del registro delle opposizioni, la possibilità agli utenti di revocare il permesso di ricevere chiamate pubblicitarie.
I decreti legge firmati nel corso dell’estate sono stati un paio. Assocontact, una delle associazioni nazionali rappresentanti degli addetti ai call center, sta cercando in tutti i modi di mettere il bastone fra le ruote al governo.
Paolo Sarzana, presidente di Assocontact, sostiene che “in Germania la legge esiste, ed ha messo fine a questo canale commerciale”. La sua idea è di proporre un numero telefonico riconoscibile, ma che possa essere ricontattato in caso di volontà da parte dell’utente (ricordate infatti che tutti i numeri dei call center non possiamo richiamarli).
“In questo modo l’utente può sapere chi lo sta chiamando (la propria compagnia telefonica, l’assicurazione, la pay tv o altro), così da scegliere se rispondere oppure no. Con il prefisso unico, invece, il cliente non conosce l’identificativo del chiamante, ma solamente che riguarda telemarketing”.
Dall’altra parte della barricata troviamo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, “Sarzana agita acque che non dovrebbe agitare. Il rischio di perdere chiamate utili non esiste, semplicemente perchè la nostra banca o altre aziende, per problemi amministrativi, ha altri strumenti per chiamarci”.
Oltre a questo si sottolinea la perdita del posto di lavoro per oltre 40’000 persone, ma soprattutto la perdita del consenso, da parte delle aziende, ad effettuare chiamate dai call center ai clienti.
Nonostante i vari punti di vista, abbiamo scritto che la legge è a rischio. Scopriamone il motivo.
Il motivo per cui è a rischio è semplice: le camere stanno per essere sciolte. La legislatura sta per terminare, nel 2018 ci saranno le elezioni, e quindi resta davvero pochissimo tempo per farla approvare. Molto probabilmente, considerata la dilatazione dei tempi necessari in Parlamento, non riuscirà a ricevere l’approvazione entro la fine dell’anno.
Tutto finirà nel dimenticatoio, nella speranza che il prossimo Governo possa riprenderla in mano.