La privacy è un argomento che, al giorno d’oggi, sta a cuore a milioni di utenti in tutto il globo. Con l’avvento degli smartphone e dei social network, è praticamente impossibile evitare che una qualsiasi applicazione vi possa accedere, ma se fossero le aziende a venderli?
Philip Neustrom, co-fondatore di Shotwell Labs, ha recentemente pubblicato un post che, se confermato, getterebbe grandi ombre sull’operato delle aziende di telefonia. Stando a quanto affermato, secondo Neustrom, se visitate alcuni siti web, utilizzando uno smartphone o tablet, è possibile risalire a moltissimi vostri dati. Questi sono, ad esempio nome utente, la posizione, l’indirizzo da cui vi connettete e altro.
In questo modo l’operatore telefonico riesce a monitorare ogni singolo utente
, scoprendo dove e quanto si muove, i luoghi più visitati e molto altro. Il rischio, sempre secondo Neustrom, è che, come accaduto con Verizon l’anno scorso, le aziende possano vendere tali dati a chi ne facesse richiesta.Il problema è grande, la privacy è ormai utopistica, sopratutto dal momento in cui abbiamo deciso di acquistare uno smartphone e di aderire alla maggior parte dei social network in rete. Nonostante ciò, il nostro augurio è che gli operatori, prima chiedano il consenso sull’accumulo di tali informazioni. Oltre a questo, e molto più importante, che non le vendano al miglior offerente.
Se così fosse, dove andremmo a finire?