La patch del Mate 10 Pro promette la risoluzione di un bug del sistema Android 8.0. Questo bug comportava un dispendio eccessivo della batteria a causa di Google Play Services. L’azienda Google, sapendo di questo bug, ha deciso di intervenire, mettendosi al corrente del problema e collaborando con Huawei per porvi rimedio.
Stando alla definizione ufficiale: “benchmark è il nome di un test appositamente studiato per valutare le prestazioni di un dispositivo o l’efficacia di un processo tecnico in rapporto a uno standard di riferimento”. Questo test non permette di misurare tutte le potenzialità e capacità del Mate 10 Pro. Infatti, con questo test non si riescono a rilevare anche la prestazione della NPU. (NPU è la sigla con cui si indica il chip ancor più potente della CPU, poiché basato su reti neurali).
Nonostante l’impossibilità del test di analizzare il dispositivo da cima a fondo, se ne possono comunque trarre dei dati interessanti. Ciò che emerge è che il Mate 10 Pro è di ottima qualità alla pari di quella di altri SoC sul mercato. Solo se confrontato al SoC Apple non riscontriamo la stessa cosa, perché esso attualmente resta imbattibile. Però si è potuto costatare che Huawei Mate 10 Pro, pur non raggiungendo la potenza del chip A11 Bionic dell’Apple, ha comunque una valenza notevole.
L’unico caso in cui i risultati delle analisi del Mate 10 Pro non sono alla pari di altri dispositivi molto diffusi, ma addirittura al di sotto di circa il 10%, è nel test Basemark X. Mentre per quanto riguarda i test relativi alla grafica, i risultati del Mate 10 Pro sono positivi e senza niente da invidiare ad altri dispositivi già molto più quotati sul mercato.