Dopo anni ed anni di rapporti ambigui, per non dire conflittuali, Facebook finalmente strizza l’occhio al mondo dell’editoria. Il social nei prossimi mesi cambierà le sue regole ed offrirà ai big del giornalismo una sponda necessaria che andrà a riportare introiti all’interno delle casse. Il modello da cui partirà tutto sarà quello degli “Instant Articles”, gli articoli che la piattaforma mette a disposizione senza bisogno di caricamento.
Questi, ben presto, diventeranno a pagamento. Le diverse imprese editoriali potranno scegliere di mettere una tariffa sui propri scritti oppure potranno decidere di rendere questi disponibili previa attivazione di un regolare abbonamento. In poche parole, l’informazione tornerà finalmente ad avere un prezzo.
Gli introiti – cosa che farà ancor più piacere ai brand editoriali – saranno garantiti al 100%. Facebook, almeno secondo le intenzioni attuali, non dovrebbe avere accesso ad eventuali parcelle di guadagno.
Sino ad ora, solo le grandi multinazionali potranno avere accesso ai test del social di Mark Zuckerberg. Le testate che sono state confermate ieri sono: Bild, The Boston Globe, The Economist, Hearst (The Houston Chronicle e The San Francisco Chronicle), Le Parisien, Spiegel, The Telegraph, Tronc (The Baltimore Sun, The Los Angeles Times e The San Diego Union Tribune) e The Washington Post.