Una delle notizie più discusse e trattate nell’ultimo periodo riguarda la sentenza della Cassazione contro l’utilizzo improprio (card sharing) degli abbonamenti Sky e Premium. In seguito ad una sentenza che, senza ombra di dubbio, ha creato un precedente, cosa cambierà?. Noi di TecnoAndroid abbiamo provato a dare una risposta a questa domanda.
Non molto tempo fa, la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza senza precedenti, condannando un utente con il carcere, per aver guardato illegalmente i programmi Sky e Premium, tramite card sharing.
Il reato, per chi non lo conoscesse, consiste nella condivisione di una smart card correttamente registrata con più utenti. In questo modo, quindi, una qualsiasi persona può vendere un abbonamento a Sky e Premium a basso costo, a più persone. Il rischio viene corso da entrambe le parti, sia da chi vende l’abbonamento, sia chi ne usufruisce.
Questo differisce da i server IPTV (di recente l’Agcom ne ha chiuso proprio uno), i quali condividono i streaming i canali a pagamento, rendendo necessario l’utilizzo di una connessione dati attiva. A differenza del suddetto reato, l’utente finale difficilmente rischia il carcere (anche se è a serio rischio), in genere le Autorità si limitano a chiudere i canali.
Indipendentemente da quanto uno rischi, ricordiamo essere completamente illegale sfruttare un servizio a pagamento in maniera completamente gratuita. Noi di TecnoAndroid condanniamo qualsiasi comportamento illegale o lontanamente collegato ad esso.
Questi erano i fatti conosciuti e pregressi, ma ora cosa cambia?. L’offensiva da parte delle Autorità competenti sembra essere molto decisa. Le aziende hanno giustamente iniziato a segnalare i vari siti ed i comportamenti scorretti, tale per cui moltissime IPTV stanno velocemente chiudendo i battenti.
La sentenza della Cassazione ha sicuramente generato un precedente, quasi unico nel suo genere. L’idea, a quanto pare, è stata quella di lanciare un messaggio alla comunità. Ad oggi, leggendo le statistiche, circa 1 milione di persone vede, quotidianamente, Sky o Mediaset Premium illegalmente.
Condannando, anche con il carcere, un utente che non ha distribuito, ma usufruito di card sharing, porta molti altri a temere la sentenza. Leggendo in rete, infatti, moltissimi hanno sempre pensato di non essere imputabili, perchè non vendevano la smart card, ma la acquistavano (al pari delle IPTV). Ora cambia tutto, non solo si rischia una multa, ma addirittura il carcere. La legge ha fatto il suo corso, il segnale è stato lanciato, verrà recepito?.
Sicuramente è corretto condannare duramente chi compie un reato, seppur veniale in confronto a molti altri, nel rispetto delle aziende che svolgono duramente il proprio lavoro, ma sopratutto nel rispetto delle milioni di persone che pagano regolarmente il proprio canone. Come molti di voi hanno giustamente scritto anche su Facebook, la PayTV è un bene di lusso, l’abbonamento lo sottoscrivi se te lo puoi permettere, viceversa devi essere duramente condannato se lo guardi a scrocco.