Molti utenti hanno riscontrato un effetto a grana sullo schermo, quindi una nitidezza non del tutto eccellente. Inoltre, è stato rilevato che i colori sono più sfocati rispetto agli schermi di altri cellulari con display OLED. Queste sono due delle critiche principali, ma ce ne sono anche tante altre.
Google ha deciso di ribattere e dire la propria sulle critiche mosse dagli utenti. Stando a quanto afferma Google, i colori apparentemente sbiechi e rudimentali sono voluti, per un effetto che sia più possibile naturale. Questo aspetto in realtà, secondo Google, è la caratteristica che contraddistingue gli schermi OLED dei Google Pixel 2 XL da quelli dei dispositivi Samsung. Quindi, laddove gli utenti vedono imperfezioni, per Google trattasi degli aspetti che accentuano l’unicità di questi smartphone. Nonostante queste affermazioni, Google ritiene che non saranno esclusi eventuali cambiamenti in futuro.
Google afferma che non si tratta di scuse, ma di un’intenzione reale che c’è sempre stata nel progettare i Google Pixel 2 XL. Lo scopo era ottenere colori più naturali anche se meno vividi, rispetto a quelli cui si è abituati con altri smartphone di altri brand.
Per ottenere queste colorazioni più naturali, Google ha dichiarato che è stata aggiunta l’opzione per saturare lo schermo del 10% in più rispetto agli standard abituali. Potrebbero sembrare modifiche relative e poco importanti, ma per un consumatore che sceglie un cellulare, con un prezzo di un certo tipo e determinate aspettative, questi riscontri possono essere deludenti.
Dopo le critiche dei clienti, Google probabilmente affretterà i tempi e avremo più colori con maggiore nitidezza già dal prossimo modello. Indubbiamente, anche se ciò non avvenisse, va riconosciuto a Google l’impegno ad ascoltare sempre le opinioni degli utenti.