Secondo Bloomberg, i ritardi di produzione di iPhone X hanno portato l’azienda di Cupertino a diminuire l’accuratezza del riconoscimento facciale. Il giorno successivo arriva puntuale la smentita da parte di Apple.
Iphone X e ritardi di produzione, perché?
Da settimane si vocifera sui ritardi produzione del noto iPhone X. Per esempio KGI Security, prevede che entro il 3 novembre solo 3 milioni di unità saranno spedite, mentre entro la fine del 2017 solo 25-30 milioni potranno essere vendute. Le cifre per quanto alte sono nettamente al di sotto degli standard Apple. Perché?
Questi ritardi nella produzione sembrano essere dovuti proprio al Face ID implementato da Apple, in particolare a causa dell’hardware di cui necessita. L’iPhone X oltre ad adottare una fotocamere a 7MP con tutti i componenti relativi (ossia sensori di luminosità, altoparlante, prossimità e microfono) dovrà contenere anche tutta la componentistica necessaria al Face ID. Questo implica un proiettore di punti, una camera ad infrarossi e un illuminatore flood; assieme ai componenti per la camera fanno molte cose per uno smartphone così piccolo!
Secondo Bloomberg è proprio questo il problema, in particolare il proiettore di punti darebbe non pochi grattacapi alle aziende che si occupano della produzione, Sharp e LG Innotek. Da cinque anni Apple lavora su questo proiettore, essenziale per il riconoscimento facciale, ma sembra aver sottovalutato l’aspetto produttivo. Avrebbe dunque deciso di di diminuirne l’accuratezza per cercare di accelerare i tempi.
La smentita di Apple
Puntuali come sempre, l’azienda di Cupertino ha subito replicato a Bloomberg con un secco no. Le proprietà del Face ID non sarebbero state cambiate e secondo l’impresa, può vantare ancora un’incidenza d’errore pari ad 1 su 1.000.000.
In conclusione…
Insomma, se davvero le cose stanno così Apple sta introducendo un nuovo standard nello sblocco dei telefoni. Dopo aver introdotto l’interazione di sblocco tramite dita, utilizzare il riconoscimento del volto potrebbe essere il prossimo grande step.
L’azienda lo da per certo, anche se gli scettici rimangono in molti: solo con l’uscita effettiva dello smartphone potremo decidere chi ha ragione oppure no, nel frattempo possiamo solo aspettare.