Nella società di oggi, rispetto al passato, la conversazione tramite messaggio sta prendendo sempre più piede ed è per questo motivo che si ha il bisogno di riuscire a decifrarli per individuare il tipo di persona con cui parliamo. Finora sono stati fatti degli altri studi su questo argomento ma non hanno portato a risultati importanti, anzi erano abbastanza discordanti. Analizziamo però ora lo studio della Cornell University, quello che sembrerebbe aver avuto un risultato: l’università ha preso in campione circa 1700 conversazioni per esaminarle, quelle interessanti sono rimaste circa 350 che sono state studiate nel dettaglio. Da quanto emerso dallo studio, i messaggi contenenti delle bugie sarebbero quelli più lunghi, quelli che si dileguano di più; sono stati classificati anche in base al sesso della persona che scriveva, e si sa le donne tendono a dilungarsi molto di più che gli uomini, che scrivono solo lo stretto necessario. Appunto per questo motivo lo studio fatto da questa università tenderebbe a smascherare più facilmente le bugie dette dalle donne. C’è un elemento però, che unisce entrambi: sia uomini che donne, tendono a divagare e scrivere frasi evasive quando mentono, nei messaggi contenenti bugie si tende a parlare più di se stessi, e l’uso del pronome “io” è aumentato nelle donne. Come dice il proverbio, non si può fare d’ogni erba un fascio, questo studio non rappresenta tutta la popolazione ma nello specifico le conversazioni analizzate, ma può comunque essere una buona base di partenza per magari approfondimenti futuri chi lo sa!

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