Cos’è quella cosa che tutti, in modo affannoso, cercano rovistando nella borsa o nelle tasche dei giubbotti ? Quante volte avete sentito un sospiro di sollievo nel cercare l’oggetto in questione seguito da un “ mi stava venendo un infarto?”. Capito di quale oggetto si sta parlando?
Ovviamente il nostro cellulare. Che sia in un‘altra stanza, in una tasca sperduta del nostro zaino, sotto un pila di quaderni, perdere di vista il nostro smartphone è , malauguratamente per noi, un motivo di panico momentaneo. Siamo il secolo della globalizzazione, il secolo delle connessioni Wi-Fi, il secolo dell’avanguardia tecnologica e di sicuro nessuna compagnia vuole rimanere indietro. Tutte, nessuna esclusa, sta cavalcando l’onda per offrire sempre il prodotto migliore con nuove funzionalità, nuove app , incuriosire il cliente e vincere la concorrenza. In questa caccia all’oro, allo smartphone perfetto sempre più intelligente si piazza ai primi posti il colosso di Mountain View.
Google e il suo portavoce, l’amministratore delegato Sundar Pichai hanno da poco presentato sul mercato due nuovi prodotti Google Pixel 2 e Google Pixel 2 XL. Entrambi sono stati presentati il 4 ottobre ma sfortunatamente solo Google Pixel 2 XL sarà disponibile in Italia. Lo smartphone sarebbe dovuto essere acquistabile già dal 12 ottobre e le prime spedizioni sarebbero dovute avvenire tra il 17 e il 19 ottobre. Purtroppo, a causa di vari problemi, il nuovo telefono cellulare della Google non è stato disponibile se non prima del 26 ottobre e le prime consegne avverranno probabilmente verso la metà di novembre. Da quanto detto, si buon ben capire come il problema dell’hamburger è un problema secondario e che lunedì Il team di Sundar Pichai non sarà impegnato a ridisegnare l’emoji piazzando il formaggio sopra l’hamburger come ha fatto la Apple ma sarà piuttosto impegnato a gestire le sue nuove produzioni e rispondere alle domande riguardo al nuovo prodotto. Uno dei quesiti maggiormente sollevato riguarda il problema della spia luminosa.
Il telefono, nuovo fiore all’occhiello di casa Google, è infatti posto da un paio di giorni a un continuo “studio” da parte delle testate giornalistiche più importanti per studiarne meglio le caratteristiche e poterne quindi parlare meglio. La descrizione di questi “studiosi” ha messo in rilievo la presenza di questa continua luce rossa, cosa che ha subito sollecitato la curiosità di molti e di conseguenza portato alle prime congetture. Secondo la community di iFixit, questa luce rossa sarebbe il sensore di prossimità. Per spiegare il perché tale luce non sia sempre accesa, hanno ipotizzato che tale sensore si spenga non appena il display smette di essere in funzione, quindi quando il telefono non viene utilizzato dall’utente.
Ma nonostante tutte le congetture che possono essere fatte, la soluzione migliore è sempre quella di chiedere al diretto interessato e così la domanda è stata posta direttamente a casa Google che ha risposto spiegando che la spia rossa non è altro che un sensore ad infrarossi che permette di attivare la funzione dell’Always on Display. Ricordiamo che l’Always on Display è quella opzione che permette di visualizzare delle informazioni come immagini o l’orologio anche quando lo schermo è spento. La misteriosa spia rossa sarebbe quindi quel sensore che permette di capire quando il proprietario sta veramente guardando lo schermo e quando invece il cellulare è in tasca. Ne consegue che è proprio questa luce rossa continua che decide quando è il momento di andare in pieno stand-by e disattivare lo schermo.