Ogni smartphone ha montato su di sé un processore che permette il funzionamento dello stesso. Ma andiamo per gradi, cos’è un processore?
Un processore è il cuore del nostro dispositivo, organizza e gestisce il sistema operativo del nostro smartphone. La potenza del processore si misura in Gigahertz (GHz), e in base a questi si quantifica quanti hertz il processore è in grado di gestire in un secondo, ovviamente più è altro il valore più il processore sarà migliore.
In questa fase della tecnologia, la maggioranza degli smartphone monta un processore dual-core o quad-core, che attenzione, i quad-core non significa che è doppiamente veloce rispetto al dual-core, ma significa che lo smartphone è in grado di effettuare diversi processi nello stesso momento.
I processori sono sviluppati in due diversi modi:
- CISC: sviluppato da Intel
- RISC: sviluppato da ARM (processore molto più adatto agli smartphone) di questo tipo ci sono altri processori: TI, Nvidia, Snapdragon, Exynos.
L’unica differenza tra questi due processori è che le istruzioni di CISC sono molto più complesse, mentre i RISC hanno indicazioni più semplici e quindi ha un più facile utilizzo.
Quali sono i migliori processori per smartphone?
Al giorno d’oggi, gli smartphone montano dei processori molto potenti, in grado di farci usare il telefono come un vero e proprio PC: lavorare e navigare in internet, scaricare applicazioni molto pesanti, giocare a videogiochi e molto altro.
Avere un’idea del processore che monta il telefono che vogliamo comprare non fa mai male, ecco una lista dei migliori processori del 2017 parlando di telefoni di fascia alta:
- Snapdragon 835 di Qualcomm: si è piazzato sul primo gradino del podio, indiscutibilmente il miglior processore del 2017, rispetto alla generazione precedente abbiamo un incremento prestazionale che si aggira sul 40-50%. Realizzato con un processo costruttivo FinFET a 10 nm.
- Kirin 970: montato su Huawei Mate 10 Pro è dotato di intelligenza artificiale per migliorare sensibilmente le prestazioni dello smartphone
- Samsung Exynos 8895: se la gioca più o meno alla pari con il precedente.
- A10 Fusion di Apple: quad-core, si usano due cluster di core Kryo a 2,4 e 2 GHz.
- Snapdragon 820 e 821: quad-core, gli Snapdragon 821 offrono il 10% di performance in più rispetto agli 820 (basati su due core a 2,15 GHz e due da 1,6 GHz).
- Kirin 960 di HiSilicon: montato su Huawei P10 e Plus così come nei Mate 9 e Mate 9 Pro. Monta i nuovi core ARM, i Cortex-A73. Presenta un incremento del 10% in single core.
- Exynos 8890 di Samsung: montato su Galaxy S7 e S7 Edge. Processore creato con otto core e articolati tra loro tramite la tecnologia HMP (Heterogeneous Multi Processing), che decide quanti e quali core dei due gruppi debbano lavorare, in base al tipo di istruzioni da elaborare.
- Apple A9: montato per la prima volta du iPhone 6s e 6s Plus. Dual-core, la cui frequenza massima è di 1,85 GHz. Apple afferma che la CPU è il 70% più performante, mentre la GPU arriva al 90% di performance in più rispetto al suo predecessore A8.
- Helio X25: processore con dieci core suddivisi in tre cluster. Rispetto all’X20 il primo cluster sale da 2.3 a 2.5 GHz mentre la GPU va da 780 a 850 MHz.
- Kirin 955: octa-core dotato di quattro core Cortex-A72 con clock fissato a 2.5GHz. leggermente più potente del suo predecessore.
Ora non vi resta che scegliere il vostro smartphone con un occhio di riguardo in più avendo imparato come classificarli in base ai loro processori.