L’accordo con Mediaset doveva prevedere l’acquisizione di Mediaset premium da parte dei francesi che sembra essere sfumato per ora. L’accordo mancato sembra essere un danno importante per Mediaset e Berlusconi aggiunge che Bollorè, presidente di Vivendi, si sarebbe sottratto in maniera irresponsabile. Sempre secondo Berlusconi, questa unione tra Mediaset e Vivendi sarebbe un contratto molto vincente, soprattutto per fermare l’ascesa sul mercato della tv online (un esempio è Netflix).
Silvio Berlusconi continua dicendo che tutte le pay TV sono in crisi, non solo Mediaset Premium di cui ha descritto la sua situazione molto dispiaciuto. La pay TV è sempre meno interessante dato che si trovano tantissimi contenuti gratuiti su internet e sul digitale terrestre, gli unici eventi che rende appetibile l’uso di pay TV sono quelli sportivi, come il calcio. Parlando di calcio, infatti, Pier Silvio Berlusconi avrebbe fortemente insistito sull’acquisto dell’esclusiva Champions cercando un ultimo disperato tentativo di risollevare la pay TV di Mediaset.
Silvio Berlusconi, ha usato parole molto dure, anche se non ha chiuso definitivamente la porta per un possibile accorto dell’ultimo minuto con i francesi, essendo l’ultimo tentativo per Mediaset di tenere in vita la pay TV. L’accordo prevedeva l’abbinata di Canal+Italia
, una nuova piattaforma a pagamento pronta a sfidare le TV low cost come Netflix e Sky per i diritti sportivi.Ecco le parole di Silvio Berlusconi nel salotto di Porta a Porta: “L’attacco di Vivendi mi ha sconcertato. Ho sempre considerato il signor Bolloré un imprenditore serio, con il quale pensavo fosse possibile una collaborazione in un mercato, come quello della comunicazione televisiva, nel quale si ragiona in termini di grandi player capaci di operare internazionalmente. Sarebbe convenuto a entrambi i gruppi lavorare insieme: il progetto di un grande polo televisivo europeo aveva e continua ad avere una sua logica industriale assolutamente valida. Non si tratta solo di rispetto delle leggi dei contratti, che già è un criterio fondamentale. Si tratta anche di rispetto della parola data”.
Continua dicendo: “Naturalmente Fininvest ha dovuto difendersi dall’aggressione e reclamare insieme a Mediaset il rispetto dei patti. I miei figli e i nostri manager lo stanno facendo nel modo migliore. La ragione sta dalla nostra parte, e non potrà non esserci riconosciuta. Ma, comunque vada a finire, sul principio secondo cui accordi e contratti non si possono non rispettare non possiamo e non vogliamo transigere”.
Berlusconi conclude l’intervista ricordando l’avventura del Canale5 francese, La Cinq (dal 1986 al 1992), canale chiuso, secondo lui per colpa del protezionismo transalpino.
Non ci resta che attendere per scoprire se Berlusconi riuscirà a concludere il suo accordo con Vivendi, in modo da salvare la sua pay TV.