Huawei Mate 10 Pro è sicuramente il migliore smartphone del 2017 e racchiude in se non solo le caratteristiche da vero top di gamma ma anche l’intelligenza artificiale in grado di ottimizzare l’esperienza d’uso. Lo abbiamo testato a fondo per realizzare la recensione definitiva di Huawei Mate 10 Pro.
Confezione
Il packaging del nuovissimo Huawei Mate 10 Pro mi ha stupito; è fine, elegante, accattivante e solidissima. Senza dubbi è la confezione più adatta per un prodotto così performante; lo smartphone infatti si dimostra al top di gamma sotto ogni punto di vista – ma questo è un aspetto che esaminerò in ogni sua più piccola sfaccettatura nel corso della recensione -, dunque anche il packaging doveva essere all’altezza. Il tutto mostra al customer che il prodotto acquistato è in questo momento il migliore in circolazione, soddisfacendolo al massimo e suggerendo che l’acquisto sia stato di alta qualità e che il suo denaro sia stato investito decisamente bene.
Il piccolo – ma importante – dettaglio di una cover in TPU inclusa nella confezione non manca di sorprendere favorevolmente il customer: la prima preoccupazione di chi acquista uno smartphone, infatti, è quella di proteggerlo da cadute accidentali, graffi, sbeccamenti; inoltre, poiché il retro del telefono è realizzato in vetro, la cover risulta a dir poco necessaria per ottimizzare il grip della mano, e eliminare quasi completamente il rischio di cadute accidentali.
Design
Molto bello e accattivante mostra nella parte anteriore il display che occupa l’81% dello schermo. Sempre nella parte frontale troviamo la fotocamera da 8 megapixell, lo speaker, il led di notifica (forse troppo chiaro) e i sensori di prossimità e luminosità. Completamente costruito in metallo e vetro il Mate 10 Pro sembra davvero essere resistente e devo dire che dopo due cadute accidentali durante la prova che ho effettuato non ha riportato alcun danno evidente nonostante era senza cover. La parte posteriore sempre in vetro mette in evidenza le due fotocamere con la messa a fuoco laser, il flash led e il lettore di impronte digitali. Purtroppo manca il jack per le cuffie ma in compenso è presente il sensore ad infrarossi. Lungo i lati scorre il tasto di accensione e spegnimento e il bilanciere del volume. Il Mate 10 Pro è resistente ad acqua e polvere secondo lo standard IP67.
Display
Il display ha una qualità simile a quella del Samsung Galaxy Note 8. Come detto in precedenza lo schermo è un 6 pollici che occupa l’81% della parte frontale. Lo stesso display ha il supporto HDR10 con risoluzione 2160×1080 pixel e una densità di 402ppi con un rapporto di forma pari a 18:9. Lo schermo risulta essere molto luminoso in qualsiasi condizione di luce e si adatta anche all’ambiente circostante variando luminosità e contrasto in caso di luce diretta del sole. Gli angoli di visione sono davvero ampi e si riesce a leggere il testo anche con l’inclinazione al massimo. Il display ha una doppia polarizzazione che permette di visualizzare bene le immagini anche quando utilizziamo occhiali da sole. Il trattamento oleofobico del display è molto buono come anche quello della parte posteriore in vetro. Purtroppo la pellicola preapplicata non è di buona fattura.
Attraverso le impostazioni è possibile agire su vari parametri del display tra cui la regolazione della modalità colore che io per preferenza ho impostato su Vivida. Interessante anche la possibilità di regolare la temperatura del colore impostandola su Calda o Fredda. Sempre attraverso le impostazioni su può attivare la protezione degli occhi e decidere quali siano le applicazioni che devono utilizzare lo schermo per intero.
Hardware
Parliamo ora dell’hardware, all’interno troviamo il nuovo processore Kirin 970, un octa-core con quattro core Cortex-A73 da 2.4GHz e da altri quattro core Cortex-A53 da 1.8GHz. Sempre all’interno troviamo la GPU Mali-G72MP12 a 12 core in grado di far funzionare correttamente qualsiasi tipo di gioco. Addirittura sono riuscito attraverso un applicazione di editing video ad effettuare in rendering di un video in 4K senza alcun problema. Prendenti all’interno ben 6GB di memoria RAM con la nuova tecnologia LPDDR4X. L’archivio dei dati è permesso da ben 128 GB di memoria integrata UFS 2.1 che non può essere espansa con Micro-SD.
Per gli appassionati: il processore contiene qualcosa come 5,5 miliardi di transistor in circa un centimetro quadrato; inoltre, possiede una CPU a 8 core e una GPU da 12 core di nuovissima generazione.
Nel Mate 10 Pro è presente un ulteriore processore i7 che gestisce in modo autonomo tutti i sensori. La novità sta nel Kirin 970 che ha al suo interno monta un’unita di calcolo neurale che riesce a riconoscere come utilizziamo il device ed ottimizzare in automatico i vari processi per impedire possibili rallentamenti.
La NPU, Neural Processing Unit, può elaborare ben 2000 immagini al minuto (prima si poteva solamente 97 immagini). La stessa intelligenza artificiale funziona anche con la fotocamera, infatti, mentre scattiamo una foto questa riconosce i soggetti migliorando sensibilmente le stesse ma questo è un’aspetto che andremo ad analizzare tra poco.
La connettività è garantita dal Wi-Fi 802.11 dual band con supporto al protocollo ac e purtroppo il bluetooth è solamente la versione 4.2.
Fotocamera
La parte fotografica del Mate 10 Pro è realizzata in collaborazione con Leica e devo dire che in questo caso Huawei si è davvero superata, infatti, il sensore da 12 megapixel RGB e stabilizzatore ottico e quello monocromatico da 20 megapixel permettono di scattare delle ottime foto. Quello che mi ha sorpreso maggiormente sono le foto in bianco e nero che hanno un livello di dettagli davvero incredibile. L’apertura focale è di 1.6 e devo dire che la messa a fuoco è fulminea. Anche durante lo scatto di macro si ha sempre una qualità fotografica incredibile. Nella parte posteriore abbiamo anche il sensore laser che rileva una serie di parametri per scattare le foto senza alcun tipo di problema. Purtroppo mi hanno deluso le foto in notturna che non riescono a raggiungere una qualità ottima ma comunque in linea con gli altri diretti concorrenti.
La fotocamera anteriore è una 8 megapixel con apertura focale 2.0 e riesce a scattare dei buoni selfie sfruttando anche la funzionalità di bellezza del volto che in alcuni casi risulta troppo accentuata anche se è regolabile. Logicamente
La fotocamera è realizzata, come già successo nel modello precedente, in collaborazione con Leica, e si può ben facilmente notare come l’intelligenza artificiale (NPU) aiuti l’utente nell’ambito fotografico.
Il Mate 10 Pro sorprenderà tutti poiché è in grado di riconoscere autonomamente che tipo di soggetto l’utente sta cercando di fotografare e il software adegua automaticamente le impostazioni della fotocamera al fine di ottimizzare lo scatto e sfruttare al massimo le performanti caratteristiche della fotocamera stessa.
Il grande aiuto fornito dall’intelligenza artificiale (detta anche “machine learning”) consente di aggiustare le impostazioni della fotocamera a praticamente qualsiasi soggetto e condizione luminosa e di inquadratura; otterremo quindi sempre le migliori fotografie possibili.
Giochi e prestazioni
Il Mate 10 Pro è adatto anche a tutti coloro che amano giocare visto che il processore in aggiunta alla GPU riescono ad offrire al giocatore un’esperienza di gaming davvero incredibile. I giochi non si bloccano mai anche se è notato che la parte posteriore scalda molto. Su Antutu il device raggiunge ben 163713 punti anche se come sappiamo i risultati di benchmark sono attendibili fino ad un certo punto… Anche nella riproduzione dei video risulta sempre fluido e devo dire che l’audio ha un’ottima qualità
Audio e qualità in chiamata
L’altoparlante è posizionato nella parte inferiore dello smartphone, il che consente di poter poggiare il telefono su qualsiasi superficie senza il rischio di coprire l’altoparlante e compromettere la qualità della registrazione – caratteristica pressoché indispensabile per gli studenti universitari che hanno intenzione di utilizzare lo smartphone anche come registratore -.
L’azienda ha inoltre dotato il Mate 10 Pro di un audio stereo, dettaglio ben poco comune nei prodotti di pari livello.
Per quanto riguarda l’audio in chiamata, lo smartphone ottimizza l’esperienza grazie a un dispositivo che diminuisce il più possibile i rumori di fondo e amplifica la voce dell’interlocutore (grazie alla tecnologia EasyTalk).
Una pecca nell’ambito dell’audio è l’assenza di un jack audio da 3.5 millimetri; ciò ha chiaramente scatenato le proteste degli utenti; l’azienda ha comunque provveduto fornendo nella confezione originale un adattatore che permette di collegare cuffie e cuffiette all’entrata USB. Ciò causa un unico disagio: non si può ascoltare musica o riprodurre video o audio e ricaricare la batteria dello smartphone al contempo.
Intelligenza Artificiale
La machine learning è senz’altro il punto di forza del nuovissimo Huawei, poiché ne eleva le prestazioni (rendendolo un accattivante top di gamma) e rappresenta il primo esperimento in questo senso: è, infatti, la prima volta nella storia degli smartphone che una NPU (Neutral Processing Unit) viene associata a un hardware di un smartphone; alcuni confronti eseguiti tra i top di gamma anche di Samsung e Apple hanno mostrato la netta superiorità del Mate 10 Pro nell’ambito del riconoscimento di immagini: sono più di 2000 in un solo minuto.
La NPU permette tra l’altro all’interfaccia di essere sempre fluida e performante, senza mai vacillare, nonostante presumibili condizioni “stressanti” per lo smartphone; le app sono puntualmente lanciate con una rapidità impressionante, così come i giochi, caricati sempre completamente senza dover attendere tempi esageratamente lunghi.
La NPU consente di mantenere bassa la temperatura dello smartphone, anche in caso di caricamento di giochi o app particolarmente pesanti.
Il motivo per cui la NPU è stata testata sul Mate 10 Pro è di rendere il prodotto via via più personalizzato nel tempo: l’unità infatti dovrebbe essere in grado di monitorare il modo in cui il dispositivo viene utilizzato e, considerato sul lungo raggio temporale, dovrebbe rendere lo smartphone sempre più personale.
Software
All’interno il Mate 10 Pro monta Android 8.0 Nougat con la EMUI 8.0 che è stata ottimizzata nel migliore dei modi. Purtroppo il software che abbiamo utilizzato noi è ancora acerbo e specialmente con Facebook Messenger tendeva a bloccarsi. Situazione risolta con il primo aggiornamento software dell’azienda. Purtroppo Huawei non ha rinnovato completamente l’interfaccia che risulta ancora vecchiotta e nonostante la possibilità di applicare temi non ci ha convinto completamente tanto che abbiamo applicato un altro launcher. Molto interessanti le funzioni che consentono di gestire le due sim all’interno che riescono addirittura a funzionare entrambe con il 4G (una novità assoluta di Huawei). Grazie all’intelligenza artificiale il software riesce durante la navigazione a satellitare e mantenere il segnale anche quando ci troviamo in galleria.
Batteria
La durata della batteria è eccellente; grazie anche allo schermo OLED, il quale notoriamente consuma meno energia rispetto a un classico schermo LCD, la batteria integrata di tipo LiPo da 4000mah permette all’utente di trascorrere un’intera giornata, anche molto impegnata, senza doversi preoccupare che il proprio smartphone lo abbandoni improvvisamente.
Videorecensione Huawei Mate 10 Pro
Conclusioni
Huawei Mate 10 Pro mi ha davvero convinto sia per quanto riguarda le caratteristiche e il prezzo (prezzo di lancio 849 euro). Sicuramente è uno dei migliori smartphone del 2017.