Ancora una volta si torna a fare i conti con il cattivo uso di social network ed app per la messaggistica istantanea, ad opera di malintenzionati che, spinti da scopi puramente goliardici, diffondono attraverso questi canali le cosiddette “Bufale” o “Fake news”, scatenando il panico fra gli utenti.
In Toscana, particolarmente nelle zone fra Firenze ed Empoli si sta diffondendo una catena di Sant’Antonio che denuncia la presenza di due donne dotate di un finto tesserino dell’ASL (Agenzia Sanitaria Locale) che, con la scusa di monitorare il livello di inquinamento e di polveri sottili presenti nell’abitazione, entrerebbero invece per scopi ben diversi da quelli indicati e per giunta armate. Il tutto firmato, per dar più credibilità alla vicenda, da Sani Federico della polizia municipale di Empoli, nome però, puramente inventato, frutto dell’immaginazione di qualche malintenzionato non curante del danno provocato utilizzando Whatsapp.
La finta notizia inizia a circolare dapprima su Whatsapp, dove ha avuto inizio il vorticoso passaparola che l’ha diffusa, fino ad espandersi anche sui vari profili Facebook diventando quasi un vero e proprio caso mediatico a cui le autorità prontamente hanno risposto tranquillizzando la popolazione e cercando di arginare il fenomeno.
Whatsapp, la truffa del momento
“Nessun ente invia dipendenti a fare controlli su polveri sottili nelle abitazioni. Invitiamo a rivolgersi subito alle forze dell’ordine per segnalare episodi simili” così ha commentato quanto accaduto tramite un comunicato pubblicato il 19 ottobre dall’amministrazione del Comune di Empoli che, sottolineando comunque la non veridicità dell’accaduto, si è vista obbligata a raccomandare ai cittadini di prestare comunque molta attenzione a chi si presenta alla porta delle nostre abitazioni e di rivolgersi subito alle autorità qualora si avessero dei dubbi o presentimenti su di un possibile tentativo truffa.
Questo riportato è l’ultimo dei casi registrati, ma non è isolato, anzi ogni giorno decine di notizie false invadono le nostre bacheche senza che noi molto spesso ce ne accorgiamo, in alcuni casi sono riportati falsi allarmismi e argomenti “innocui” mentre invece in altri casi diventano vere e proprie campagne mediatiche diffamatorie verso personaggi di spicco del panorama Italiano, in merito ad alcuni argomenti scientifici (come ad esempio i vaccini ) passando per i più svariati ambiti della società. La questione è diventata così importante da preoccupare anche le Alte cariche Istituzionali, in particolare la Presidente della Camera Laura Boldrini, la quale durante il recente incontro con il premier Canadese Justin Trudeau ha detto la sua in merito al fenomeno:” Talvolta vengono diffuse per scopi ideologici o politici, molto più spesso per tornaconto personale: ci sono società intere che si ingrassano, a suon di clic sulle fake news. Soluzioni per difendersi dal tiro incrociato delle bufale e delle fake news sul web? Usare la testa e imparare a controllare le fonti.”. Da tempo vittima di notizie non vere ed infamanti sul suo conto, la Presidente ha attuato una vera e propria campagna di sensibilizzazione contro quest’ultime, che non fanno altro che arrecare danno alla comunità e fomentare odio insenato.