L’Antitrust ha deciso di avviare un’approfondita indagine su alcune pratiche commerciali, ritenute scorrette, eseguite dalle aziende Wind e Tre.
Il procedimento di verifica è stato avviato a causa delle variazioni contrattuali All-In, pertanto interessanti nello specifico il brand Tre. Nello specifico, tutte le offerte della gamma All-In (sia quelle ufficialmente garantite per sempre, che quelle con una durata limitata), sono state sottoposte a modifiche contrattuali unilaterali. Lo stesso discorso vale per la modifica delle opzioni LTE e il servizio Ti Ho Cercato, passati da gratis ad essere necessario un costo fisso per l’utilizzo.
Ciò che rende il tutto scorretto, secondo l’Antitrust, sono l’attribuzione di addebiti ingiustificati, nonchè le minacce
di ulteriori spese in caso di recesso anticipato dal contratto, dopo la modifica unilaterale dello stesso.Il periodo di riferimento va dal 2015 al 2017, e riguarda tutte le offerte All-IN, sia quelle valide per 24/30 mesi, che quelle per sempre.
Il rischio, per l’azienda, è di ricevere una multa salata per pubblicità ingannevole e modifiche al contratto, senza offrire al cliente la possibilità di recedere gratuitamente. Per maggiori informazioni potete leggere qui.
Dopo la conferma del ritorno alla tariffazione ogni 30 giorni, e il non aumento dei prezzi, un altro tassello sembra entrare perfettamente negli interessi dei consumatori.