Per chi non se ne intende, facciamo una veloce distinzione tra fibra FTTH e FTTC. La differenza sta a seconda di dove arrivano i cavi in fibra ottica rispetto all’abitazione dell’interessato. FTTH indica che i cavi in fibra ottica arrivano direttamente nell’abitazione e quindi la velocità di connessione sarà quella massima. La sigla FTTC indica che i cavi arrivano solo fino ad un certo punto, cioè la centralina stradale, da cui poi partono altri cavi in rame e quindi la velocità tende a diminuire rispetto a quella citata precedentemente.
La sua velocità arriva anche a 1Gbps e le città in che stanno lavorando per averla sono tantissime. Ultimamente ne hanno aggiunte altre per arrivare ad 80 città più o meno grandi che sono in ordine alfabetico: Alessandria, Ancona, Arezzo, Beinasco, Bergamo, Bollate, Brescia, Bresso, Brindisi, Buccinasco, Busto Arsizio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Cesano Boscone, Cesena, Cinisello Balsamo, Collegno, Cologno Monzese, Como, Cormano, Cornaredo, Corsico, Cusago, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Garbagnate Milanese, Grosseto, Grugliasco, Imola, La Spezia, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Matera, Messina, Modena, Moncalieri, Monza, Nichelino, Novara, Novate Milanese, Opera, Orbassano, Parma, Pavia, Pero, Pescara, Peschiera Borromeo, Piacenza, Pioltello, Pisa, Prato, Ravenna, Reggio di Calabria, Reggio nell’Emilia, Rhom, Rimini, Rivoli, Rozzano, Salerno, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, San Lazzaro di Savena, Sassari, Segrate, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Settimo Torinese, Siracusa, Taranto, Terni, Treviso, Trezzano sul Naviglio, Udine, Varese, Venaria Reale, Verona e Vimodrone.
L’obiettivo è di arrivare nel 2022 a 270 città con la fibra. Calcolando che a giugno le città erano solo 11, si stanno facendo passi da giganti e il 2022 sembra sempre più vicino. Gli interventi non sono minimi, anzi, si parla di 18 mila chilometri di fibra solo per esempio a Varese. A Salerno avrà un costo che si aggira intorno ai 15 milioni di euro con 44 mila unità immobiliari coperte. Questi interventi non hanno nulla a che vedere con la fibra di Stato, che prevede la cablatura di 6700 comuni. Perché questa iniziativa si occuperà solamente di cablare le città. Molti operatori si sono appoggiati alle infrastrutture costruite tempo fa da Enel e Telecom.
Partner di Open Fiber sono tantissimi, facciamo alcuni nomi come: Fastweb, Vodafone Go, Wind Tre, Tiscali e moltissimi altri. In pochi anni quindi avremo la fibra in quasi tutte le città più importanti d’Italia. Non ci resta che aspettare ed accontentarci nel frattempo delle città che già ne fanno uso.