Sono passati 13 anni da quel 2004 che in modo o nell’altro ha cambiato il mondo. La nascita di Facebook, nel campus di Harward, avrebbe di li a poco rivoluzionato la comunicazione a livello globale.
Con l’invenzione di Mark Zuckerberg è stato coniato per la prima volta il termine “social” e le persone, grazie ad internet, hanno potuto aver accesso ad una piazza virtuale in cui parlare, dialogare, confrontarsi.
Dopo un arco di tempo così vasto in cui Facebook, in un modo o nell’altro, è stato sempre sulla cresta dell’onda, ora iniziano a verificarsi i primi segnali di un declino lento ma inesorabile.
I dati che arrivano dagli States sono chiari. Nel corso di questi ultimi anni il tempo speso dagli utenti su Facebook è drasticamente diminuito. Se fino a qualche mese fa, gli iscritti passavano in media 32 ore al mese sul social, ora il monte ore
è sceso ad appena 18.E’ chiaro come dietro questa discesa ci sia un segnale di stanchezza di una piattaforma che non riesce più ad attrarre con quella freschezza di una volta. Inoltre, per Facebook i rivali sono anche aumentati e questi ora sono sia interni al gruppo (vedi Instagram) sia esterni (Snapchat e l’altrettanto lungimirante Twitter).
I numeri ci dicono che con i suoi quasi due miliardi di utenti attivi, Facebook ha sempre il predominio sugli altri, ma l’appeal, quello sì, forse è scomparso.