Cosa consueta al giorno d’oggi è che ai dispositivi vecchi venga a mancare un supporto da parte della casa madre. Succede con le macchine coi pezzi di ricambio, così come con gli elettrodomestici e anche nell’informatica a livello dei software. Ci sono diverse ragioni. Se si vuole guardare con malizia, non avendo tutti i torti, un motivo è che le aziende voglio spingerti a comprare un qualcosa di più evoluto, ma è anche vero che a volte non vengono distribuiti gli aggiornamenti a certi modelli in quanto quest’ultimi potrebbero non riuscire a supportarli in modo corretto causando un rallentamento delle prestazioni visto l’insufficiente potenza del dispositivo. In queste ultime settimane, questo destino, è toccato a due device della serie Nexus.
I Nexus sono dei device prodotti da Google in collaborazione con altre aziende, come Motorola e HTC, che utilizzano il sistema operativo Android. Ottimi dispositivi, ma con una pesante pecca: ora non sono più supportati, o solo in parte in alcuni casi. L’azienda californiana ha di fatto abbandonato il progetto nel 2016 per iniziare quello che prende il nome di Google Pixel.
Motorola Nexus 6 e HTC Nexus 9, addio agli aggiornamenti
I possessori dello smartphone, Nexus 6, e del tablet, Nexus 9, già sapevano dall’ottobre dello scorso anno che non si sarebbe stato un ulteriore aggiornamento del sistema operativo e che quindi sarebbero rimasti alla versione 7.0 Nougat, anche se per loro fortuna quest’estate a questi modelli è arrivata la possibilità di aggiornarsi alla versione 7.1.1. Ma i dispiaceri non sono finiti qui. Dalla fine di questo ottobre anche gli aggiornamenti relativi al sistema di sicurezza non sono più garantiti. Quindi, ora come ora, solo se venissero a galla pesanti falle nel sistema si vedrebbe una ripresa delle patch da parte di Google.
C’è da sottolineare che alcuni giorni fa alcuni sfortunati possessori dello smartphone si ritrovati un downgrade del sistema operativo dovuto a delle patch il cui risultato fu anche quello di far crashare il sistema costringendo l’utente al ripristino delle impostazioni di fabbrica del dispositivo. Ovviamente si parla di un errore anche se non sarebbe la prima volta che qualcuno si vede il proprio device tecnologico diventare meno potete dopo un aggiornamento che in realtà doveva essere un upgrade, come il caso di alcune schede video. In fondo non c’è niente da stupirsi, l’obsolescenza programmata non è un complotto, ma solo un’amara realtà dei fatti, una strategia attuata dall’aziende per obbligarci a comprare i nuovi prodotti.
Come è arrivato l’ora per questi dispositivi, e come è stata la sorte di altri in passato, presto anche le ultime versioni dei modelli Nexus verranno privati degli aggiornamenti. A tutti i possessori di questi dispositivi non resta che rivolgere il loro sguardo al modding, se non l’hanno già fatto visto le potenzialità che hanno questi dispositivi in combinazione con il sistema Android, dato che sarà improbabile il ritorno di un supporto garantito.