Quando Samsung ha lanciato il suo assistente vocale Bixby, basato sull’ Intelligenza artificiale, ha colto tutti di sorpresa. Ora, sembra arrivato il momento per la compagnia di portarlo al livello successivo.
Samsung ha acquisito una startup chiamata Fluenty, che sviluppa soluzioni di intelligenza artificiale per le applicazioni di messaggistica. Attualmente questa startup comprende solo 10 dipendenti, la maggior parte dei quali lavorava per le società di navigazione sudcoreane Naver e Kakao. Fluenty è stata fondata nel 2015 ed in due anni l’azienda ha sviluppato un bel po ‘di offerte software che si concentrano sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nello sviluppo di chatbot e nella fornitura di “risposte intelligenti”.
In particolare, c’è l’app Fluenty, che può consigliare ed inviare messaggi da uno smartphone o uno smartwatch con un semplice clic. Il software è compatibile con diverse piattaforme di messaggistica, tra cui WhatsApp, Google Hangouts e Facebook Messenger. Come affermato dalla società, il motore per l’intelligenza artificiale, il cervello dell’applicazione Fluenty, è stato addestrato su oltre 700 milioni di conversazioni pubbliche disponibili online.
Proprio come WhatsApp, questa app utilizza la crittografia per garantire che le informazioni inviate al suo server siano sicure. Oltre all’applicazione, Fluenty presenta un pacchetto software chiamato “Smart Reply API”. In pratica, consente a qualsiasi App di terze parti di utilizzare il motore di intelligenza artificiale dell’azienda per creare risposte intelligenti ed inviare collegamenti diretti.
Poiché Samsung ha acquisito la società, è possibile che tutte queste tecnologie vengano incorporate in Bixby. Se ciò accadrà, le capacità di conversazione dell’assistente virtuale miglioreranno in modo significativo. La cosa più interessante è che Fluenty ha già annunciato che i suoi servizi verranno chiusi molto presto. Questo potrebbe significare che solo Samsung avrà la possibilità di utilizzare le sue tecnologie, da ora in poi.
Samsung aveva anche acquisito una società statunitense Viv Labs, fondata da sviluppatori di software che un tempo lavoravano per Apple e per lo sviluppo di Siri. A quanto pare, il gigante tecnologico sudcoreano sta cercando dei modi per rendere le funzionalità di Bixby sempre più avanzate.