Con l’annuncio di Android Oreo, Google ha lanciato Play Protect: qualunque dispositivo Android dotato dei Mobile Services 11 o successivi integrerà un particolare ed efficace sistema di protezione che eseguirà controlli sul software installato tramite Play Store; in particolare, Play Protect analizzerà le app del market di Big G, alla ricerca di criticità che possono compromettere la sicurezza dell’utente.
Recentemente, Google ha scovato una famiglia di spyware definita dalla stessa Mountain View “spaventosa“.
La backdoor si chiamaTizi e permette l’installazione di spyware in grado di rubare dati sensibili dalle più diffuse applicazioni social come Facebook, WhatsApp, Viber, ed anche Telegram. Google Play Protect sta cercando di eliminare la minaccia, ma gli utenti devono fare attenzione, in quando lo sviluppatore di Tizi ha anche creato un sito Web ed utilizzato i principali Social Network per pubblicizzare le app potenzialmente infette.
La buona notizia è che Tizi è stato già battuto da Google, e precisamente nell’aprile 2016 con il rilascio delle patch di sicurezza. L’altra faccia della medaglia? Beh, come sappiamo ci sono milioni di smartphone Android piuttosto vecchi che non otterranno mai aggiornamenti. Sono infatti ben 1300 dispositivi infetti, numeri importanti.
Tizi sfrutta principalmente vecchie vulnerabilità, in parte già corrette da Google. Noi raccomandiamo comunque di fare attenzione ai permessi richiesti dalle app, e qualora notiate qualcosa di sospettoso, provvedere subito a disinstallare l’applicazione.