Quasi certamente la maggior parte degli smartphone di fascia alta equipaggiano il System on a Chip Qualcomm Snapdragon 845. Il produttore ha deciso di rinviare l’importante salto generazionale del processo produttivo a 7 nanometri mantenendo la consolidata struttura a 10nm.
Questa decisione è legata anche alle scelte dei competitor, in primis Samsung, di mantenere i propri SoC ancora un anno su questo formato. Infatti i 7nm al momento prevedono ancora elevati costi di progettazione e realizzazione ma grandi benefici in termini di prestazioni.
Si ricorrerà quindi ad un processo produttivo a 10 nm perfezionato basato sulla tecnologia LPE. In questo modo si potrà godere di costi di realizzazione tendenzialmente invariati se non inferiori rispetto alla generazione precedente.
Le prestazioni dello Snapdragon 845 in sostanza potrebbero rimanere invariate rispetto allo Snapdragon 835. Dal punto di vista delle prestazioni, si attende circa un 10% di incremento con alcuni miglioramenti in termini di consumo energetico pari al 15% con ovvie ripercussioni sulla facilità di dissipazione del calore.
Il SoC sarà sempre un octa-core caratterizzato da quattro Core Cortex A75 in una configurazione custom, completamente personalizzata da Qualcomm, per ottenere la massima potenza disponibile. I restanti quattro Core saranno dedicati alle funzioni a bassa richiesta di energia per mantenere bassi i consumi.
La GPU integrata sarà la nuova Adreno 630 a cui sarà affiancato il modulo modem Snapdragon X20 in grado di garantire il raggiungimento di velocità fino a 1.2Gbps.