Non si sa ancora come quantificare i tempi necessari per la fase di sviluppo della nuova funzione di Chrome. Il progetto purtroppo sta già ricevendo delle critiche. Un collaboratore di Chronium ha informato pubblicamente i propri colleghi che il pulsante per esportare le password a volte non è reattivo, talvolta presenta comportamenti dunque instabili.
La funzione sarà accessibile dal menù Salva password, recandosi nelle impostazioni del browser mobile, disponibili dal pannello di accesso delle ‘Impostazioni di base’. In tale sezione gli utenti possono toccare un’icona che ritrae tre punti, posta nell’angolo in alto a destra dell’interfaccia. Da lì si potrà accedere alla barra ‘Esporta Password’. Pare che tale icona spingerà verso sinistra la bolla della sezione ‘Guida’. Sono tutte indicazioni relative, al momento non è infatti ancora presente in nessuna versione di Chrome per Android, stabile o meno che sia.
Con questa nuova funzione, agli utenti verrebbe presentata una schermata di blocco che richiederebbe di eseguire l’autenticazione per accedere ai dati memorizzati sul proprio browser. Non sono state rivelate ulteriori specifiche dagli sviluppatori. Però ciò ci fa dedurre che per accedere a questi dati privati, appunto alle singole password, c’è quindi la stessa protezione che si vuol tentare di garantire con la nuova funzione.
Google Chrome in realtà già sincronizza le password su tutti i dispositivi da cui utilizziamo tale browser. Di conseguenza essere in grado di esportare con facilità le molteplici password su dispositivi mobile non sarebbe molto utile. Infatti, la stessa opzione è già disponibile per chi possiede Chrome desktop, da un paio d’anni ormai. Tuttavia, con questa funzione ci sarebbe un elenco esportato di password reso esportabile su un altro browser Android. Questo permetterebbe una migrazione più facile dei dati. Inoltre faciliterebbe la gestione delle password se si decidesse di salvarle con una soluzione indipendente e non direttamente in Chrome.
Le notizie sulla data ufficiale in cui questa funzione sarà disponibile non sono facili da reperire, poiché Google raramente comunica agli utenti questo genere di informazioni quando le funzioni sono ancora in fase sperimentale. Una versione beta del servizio potrebbe però colpire il canale delle Canarie nei primi mesi del 2018.