Tim Kendall il presidente di Pinterest e il suo principale business executive, lascerà la compagnia alla fine dell’anno.
Kendall è stato parte della compagnia per più di cinque anni. Sovraintendeva tutti i prodotti pubblicitari dell’azienda, le vendite e le mosse di marketing. Lascerà pinterest per aprire una sua nuova startup nell’ambito medico sanitario. La notizia è stata diffusa giovedì mattina.
Jon Alferness, un precedente esecutivo di Google entrato in Pinterest questa estate, prenderà in mano la situazione. Alferness sarà il nuovo collaboratore del CEO Ben Silbermann, mentre Kendall ricoprirà un ruolo da consulente esterno.
La perdita di Kendall è di grosso calibro per Pinterest. Non solo sovraintendeva tutti gli affari della compagnia, ma diverse fonti familiari all’azienda si aspettano che Pinterest intraprenda il processo IPO nel 2018. Kendall sarebbe dovuto essere la figura di riferimento durante la procedura, il volto pubblico responsabile della presentazione dell’azienda alle banche e agli investitori.
Il motivo dell’abbandono alla vigilia dell’IPO è significativo. le fonti spiegano la decisione proprio per evitare un coinvolgimento nel processo. Rimandare l’abbandono sarebbe significato interrompere bruscamente le trattative.
La dipartita non ha effetti chiari sull’azienda. Pinterest è passata dai 300 milioni di valore nel 2016, a quasi 500 milioni. Starà agli investitori giudicare.
Kendall ha lavorato già per Facebook (e in Amazon) per più di quattro anni, prima di entrare in Pinterest ma ha da tempo il desiderio di creare qualcosa di suo. La sua scelta di aprire una startup in ambito sanitario
non è totalmente folle e sconnessa dal suo lavoro nel mondo dei social. Kendall per primo ama essere in salute. Le sue abitudini la dicono lunga.Ogni giorno fa un bagno ghiacciato. Adora la chiarezza mentale che gli sovviene dopo lo choc gelido. Si rifiuta inoltre di utilizzare il telefono mentre è in riunione e vieta anche agli altri di farlo.
Non sorprenderà dunque che la sua nuova azienda si occuperà di dipendenza da device. Il suo focus sarà sul morboso attaccamento a PC e telefono, e di come ciò può sfociare in patologia. è noto il pensiero di Kendall riguardo la tecnologia e le sue considerazioni sono forti e stimolanti. Lui stesso ha intrapreso la promozione della salute mentale, con interessanti discorsi e partecipazioni.
La scelta del campo socio-sanitario ricalca una tendenza generale, per cui le startup in quest’ambito risultano molto produttive. Ciò che fa riflettere è la scelta della patologia di cui andrà ad occuparsi. Qualcuno come Kendall ed il suo background lavorativo, può saperne qualcosina più di noi dei meccanismi che possono instillare la dipendenza.
E difatti sembra che voglia combatterli piuttosto che fomentarli.