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Yahoo: giustizia fatta per il cyber attacco del 2013. “L’hacker in affitto” trovato colpevole. Lavorava per L’FBS.

 

Un uomo canadese è stato dichiarato colpevole del cyber attacco ai danni di Yahoo del 2013 di cui vi abbiamo parlato in questo articolo. Le stime finali dell’accusa parlano di almeno 500 milioni di account violati. Dal duro colpo Yahoo non ha saputo più riprendersi.

Karim Baratov

Si tratta di Karim Baratov processato da una corte americana. Nella stessa ha ammesso di aver hackerato degli account mail per conto dell’ FBS (Russian Federal Security Service). In tutta risposta il suo avvocato ha dichiarato di non essere a conoscenza del suo coinvolgimento con le forze federali russe.

Giustizia per l’ormai decaduta Yahoo.

Baratov è, nello specifico, un “hacker a noleggio”, quindi era stato appositamente ingaggiato dai servizi federali russi. Coinvolti nell’operazione risultano anche altri tre individui, che non sono stati sottoposti a processo in quanto residenti proprio in Russia. Secondo il pubblico ministero due di loro sarebbero essi stessi due agenti dell’FBS.

Nello specifico il compito di Baratov era quello di trafugare i dati rubati nell’evento di hackeraggio, principalmente dati sensibili e passwords

, e mandarli ad uno dei due agenti federali russi in cambio di soldi.

Il dipartimento di giustizia americano ha affermato che il giovane Baratov (22 anni) ha usato degli schemi di spearphishing. Ingannava gli utenti facendogli inserire le loro credenziali in pagine web appositamente creati da lui per sembrare di possesso dei provider ufficiali. Un trucco che oggi siamo più attenti a riconoscere.

Il cyber crimine non è stato preso alla leggera dalla corte. Difatti non è da sottovalutare. E’ necessario scoraggiare il più possibile simili attacchi, in quanto possono mettere in ginocchio un intero sistema, e coinvolgere milioni e milioni di utenti, che affidano ai server parte significativa delle loro vite.

Da non sottovalutare è poi il coinvolgimento di un corpo federale straniero. l’avvocato di distretto afferma: “Tali minacce sono ancora più insidiose quando questi cyber criminals sono assoldati da governi stranieri che agiscono al di fuori della legge”

La sentenza sarà a Febbraio 2017, e a Karim Baratov attendono ben 28 anni di prigione.

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Pubblicato da
Mattia Antonelli