Il 75% delle applicazioni Android spiano gli smartphone ed i tablet, una notizia incredibile, ma purtroppo è assolutamente vera. Secondo una ricerca condotta Exodus Privacy e Yale University Privacy Lab, la maggior parte delle applicazioni disponibili sul Play Store spierebbero i dispositivi.
La ricerca è stata eseguita in seguito a numerose proteste e problemi di privacy riscontrati dagli utenti di tutto il mondo. Le suddette tematiche, infatti, stanno veramente a cuore a moltissimi, sopratutto nell’ultimo periodo.
Stando a quanto svelato dalla ricerca, ricordiamo essere stata condotta dalla Yale University e da Exodus Privacy, il 75% delle app presenti sul Play Store sfrutterebbe tracker di terze parti. Lo scopo di tale pratica, a quanto pare, è quello di studiare il comportamento degli utenti, per creare una sorta di profilo commerciale, da utilizzare internamente o rivendere al miglior offerente. Ovviamente, purtroppo, tutto alle spalle
degli utenti finali.Ognuno di noi, infatti, installa sul proprio dispositivo una grandissima quantità di applicazioni, riuscendo ad inserire un tracker nel device, la casa produttrice può capire e scoprire tutti i nostri interessi.
Ancora più pericoloso è un particolare tracker scoperto nella ricerca. Questi, installato in innumerevoli applicazioni, sfrutterebbe i segnali ultrasuoni del modulo WiFi installato nei nostri terminali, per riuscire a capire gli spostamenti dello smartphone, anche all’interno dei centri commerciali. Così facendo, in pratica, si potrebbero carpire tutte le nostre abitudini, addirittura i negozi in cui effettuiamo acquisti.
Lo smartphone è un grande mezzo, ma la minaccia è sempre dietro l’angolo.