Wind, la fusione con 3 Italia l’ha gettata letteralmente nel caos, i problemi sono molteplici, ma sopratutto gli utenti devono far fronte ad una serie di incredibili disservizi, che proseguono da ormai diverse settimane.
Non molto tempo fa abbiamo assistito alla fusione tra Wind e 3 Italia, una soluzione che, idealmente avrebbe dovuto portare grandi benefici per tutti, ma che nella realtà cosi non è stato.
Difficile da pensarlo, ma può accadere. In seguito ad una fusione tra più aziende, non sempre funziona tutto a meraviglia, o come prima. E’ il caso di una ragazza, una delle tante segnalazioni, che racconta la sua bruttissima esperienza con l’accoppiata 3 Italia-Wind.
Nel corso del 2016, aveva erroneamente ricaricato 30 euro sulla SIM 3 Italia, in suo possesso con abbonamento. Accortasi, ormai tardi, dell’errore, l’unica soluzione per poter recuperare la cifra, era passare ad un nuovo operatore. Per questo motivo decide di passare a Wind, pagando la relativa penale per recesso anticipato dal contratto. Da Wind, ovviamente, riceve una SIM ed il suo credito di 30 euro, precedentemente ricaricato.
Assieme alla prima SIM, da utilizzare nello smartphone, l’azienda le fornisce anche una seconda scheda che, a detta del call center, le avrebbe permesso di sfruttare la stessa connessione, ma su un altro dispositivo. Tornando a casa, si accorge che 80 euro di penale sono troppi, in confronto ai 30 euro da recuperare, prova a chiamare l’operatore, ma la procedura è ormai avviata. Arriva la SIM, non è una ricaricabile, ma un abbonamento, quindi i 30 euro, non vengono recuperati.
Trascorrono alcuni mesi, Wind comunica la decisione di cambiare piano tariffario, offrendo l’opportunità di cambiare gratuitamente operatore, per questo passa a Tim. Nel frattempo, arriva la bolletta dell’altra SIM dati, quella con cui avrebbe dovuto condividere la connessione, oltre 300 euro da pagare.
La conclusione è ovvia, come sottolineato da Masciari Valentina, responsabile utenze di Konsumer Italia, la ragazza è stata mal consigliata. L’operatore del call center, a quanto pare, voleva solo acquisire una nuova cliente con la relativa SIM, senza comunicare che, per la scheda dati, esisteva un limite massimo di Giga entro cui stare.
Una delle tante testimonianze del caos che tutti gli operatori telefonici fanno. Fate sempre attenzione. Per la testimonianza completa cliccate qui.