Xiaomi starebbe prendendo in considerazione l’opzione di quotarsi in borsa nel 2018, stando a quanto anticipato da fonti vicine alla società di Pechino. Probabilmente, l’azienda sceglierà la borsa di Hong Kong, anche se l’ipotesi New York non è ancora scartata del tutto.
Nel mese di settembre, lo Chew Chief Financial Officer Shou Zi ha affermato che la quotazione in Borsa non è una priorità, in quanto le vendite del 2017 hanno definitivamente allontanato la crisi dello scorso anno, causata da una crescita troppo rapida. La dichiarazione non ha comunque ad impedito alcuni esperti del settore di speculare, stimando un’offerta pubblica di 69 miliardi – la quale verrà avanzata nel 2018.
In particolare, a trainare le vendite della società sono stati due smartphone: Xiaomi Redmi Note 4 in versione Global e Mi A1, il primo Android One della società realizzato in collaborazione con Google.
Un 2017 prolifico, dunque; in tal senso, il consiglio amministrativo di Xiaomi avrebbe deliberato un IPO, così da avere nuovo capitale per completare il progetto di espansione in diversi mercati – tra cui quello europeo. Il produttore cinese vorrebbe infatti rafforzare la sua presenza nei vari Paesi, affiancato alle vendite online dei Mi Home Store – negozi fisici, dove i clienti potranno toccare con mano i vari dispositivi.