Gli esperti di iFixit.com hanno eseguito il teardown di Huawei Mate 10 Pro, il nuovo top di gamma Android che ci ha convinti parecchio sulla sua dotazione hardware. Il teardown è quella procedura che mette a nudo lo smartphone, smontandolo in ogni sua componente in modo da valutare il grado di riparabilità. Su una scala da 1 a 10 il dispositivo si è aggiudicato un 4, ovvero è difficile da riparare.
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Il perché è presto detto: nonostante sia facile accedere all’interno della scocca certificata IP67 ci sono diverse componenti difficili da sostituire e alcuni aspetti migliorabili. Il primo fra tutti è la presenza di viti non magnetizzate e quindi fastidiose da dover rimuovere con il cacciavite. Se ad esempio vi dovesse capitare di sostituire lo schermo sarà necessario procedere alla rimozione di tutte le componenti interne.
Una pratica dettata dallo strano assemblaggio di Huawei Mate 10 Pro. Stesso discorso per la fotocamera frontale che addirittura richiede la sostituzione dello schermo per evitare che questo si rompi durante l’operazione. Un rischio talmente alto che la stessa assistenza tecnica procedere proprio con la sostituzione di entrambe le componenti. È facile, invece, procedere alla riparazione di porta USB, altoparlanti e scheda madre.
Peccato però che proprio quest’ultima è una componente con cui difficilmente gli utenti hanno a che fare. Solitamente è lo schermo a danneggiarsi con più facilità e con questi display sempre più grandi e integrati alla perfezione all’interno della scocca il portafoglio dei possessori è sempre a rischio.