Vodafone è stato il primo operatore telefonico ad annunciare il ritorno alla fatturazione ogni 30 giorni. Molto prima che il nostro governo convertisse in legge il decreto fiscale che sancisce il ritorno alle vecchi regole di sempre. Era lecito, dunque, aspettarsi che Vodafone fosse il primo operatore ad annunciare una data ufficiale dopo la quale gli utenti non pagheranno più i canoni delle offerte ogni 28 giorni. E così è stato.
Vodafone ha fatto sapere attraverso i propri canali social che entro il 15 dicembre saranno comunicate le modalità del ritorno alla fatturazione mensile. Gli operatori avranno fino a 120 giorni di tempo per adeguarsi dall’entrata in vigore della legge che, lo ricordiamo, ad oggi è stata solo approvata. Chi non rispetterà quest’arco di tempo verrà multato e sarà obbligato ad elargire rimborsi di 50 euro ad utente, più 1 euro per ogni giorno trascorso dopo la scadenza.
Peccato che le informazioni che aspettano tutti da Vodafone riguarderanno solo gli utenti in abbonamento. Proprio così, almeno per il momento la fatturazione mensile riguarderà i servizi in abbonamento e non quelli ricaricabili che interessano centinaia di migliaia di clienti. Non sappiamo quando se ne parlerà per quest’ultimi e soprattutto, a prescindere dalla clientela, se ci saranno aumenti.
Insieme al ritorno alla fatturazione ogni 30 giorni potremmo assistere ad un aumento dei costi di oltre il 7% che compenserebbe gli attuali incassi basati su 13 mensilità annue invece delle classiche 12. Aumenti che potrebbero arrivare solo tra qualche mese e sotto forma di rimodulazione del contratto unilaterale così da non poter essere contestata. Noi ci auguriamo che non sia così ma crediamo che difficilmente si accontenteranno e a quel punto potrebbe giocare un ruolo importante Ho Mobile.