Un Fitbit potrebbe salvarti la vita, questo è quanto suggerisce una nuova ricerca.
Ogni 100 passi in più fatti da alcuni pazienti affetti da cancro dopo un intervento chirurgico per rimuovere un tumore, riducono il rischio di riammissione in ospedale del 18%. Questo è quanto emerso da uno studio Statunitense.
I Fitbit sono dispositivi indossabili e non molto costosi che monitorano il conteggio dei passi degli utenti ed i livelli di attività complessivi. La ricerca rivela che essere attivi può aiutare i malati di cancro a guarire. Consentirà, infatti, di migliorare la loro salute mentale, prevenire la fatica e rafforzerà le ossa. Studi precedenti mostrano anche che l’esercizio fisico riduce il rischio di cancro mantenendo i livelli ormonali sani, il che, influisce sul modo in cui le cellule vanno a moltiplicarsi.
Fino al 50% dei pazienti viene ricoverato in ospedale entro 30 giorni dall’intervento chirurgico per rimuovere il tumore addominale, relativamente alla forma della malattia presa in esame per svolgere la ricerca. La riammissione ospedaliera è associata a scarsi risultati della salute a lungo termine, inclusa la morte prematura. I ricercatori dell’Università del Pittsburgh hanno analizzato 71 pazienti con un’età media sui 57 anni con carcinoma peritoneale avanzato tra il Luglio 2014 e l’Ottobre 2016. Il tumore peritoneale colpisce il tessuto che riveste l’addome, il retto, l’utero e la vescica.
I pazienti sono stati sottoposti ad intervento chirurgico per rimuovere una parte o tutta l’area interessata prima di indossare al polso un Fitbit. Ciò, è avvenuto dopo il trasferimento al reparto di terapia intensiva. Le persone coinvolte hanno indossato i fitness tracker, per il resto della loro degenza ospedaliera, che in media si è attestata sui 12 giorni. Le informazioni relative alla riammissione ospedaliera sono state raccolte da cartelle cliniche elettroniche.
Il monitoraggio della propria salute tramite i dispositivi Fitbit ridurrebbe il rischio di reintegro in ospedale della persona. I risultati rivelano che aumentare il numero dei passi quotidiani, riduce il rischio di un paziente oncologico di dover tornare in ospedale tra i 30 ed i 60 giorni successivi alla dimissione.
Per ogni 100 passi in più giornalieri, il rischio di dover tornare in ospedale dopo 30 giorni si riduce del 17% e dopo 60 giorni del 18%. I ricercatori ritengono che le loro scoperte possano aiutare i medici ad identificare i pazienti a rischio di ricovero ospedaliero. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Behavioral Medicine.