Ultimamente abbiamo tutti sentito parlare dei cosiddetti “miners”, letteralmente “minatori” Che guadagnano immettendo nel circuito nuova moneta. Cerchiamo di fare chiarezza e un calcolo di quanto sia effettivamente possibile guadagnare con questo sistema. Il sistema Bitcoin si basa su crittografia: I Bitcoin e sono operativamente sequenze numeriche dalle proprietà matematiche ben definite. La lettura e scrittura tramite crittografia è possibile grazie a copie di chiavi, una pubblica e una privata, che permettono di garantire l’autenticità della moneta e l’autenticità dell’utente che effettua materialmente le transizioni.
Infatti la chiave pubblica funge da punto di partenza e punto di arrivo della somma chi si vuole trasferire, mentre la chiave privata associa ad ogni Bitcoin un proprietario ben definito, in modo che l’utente nel sia il solo proprietario e l’unico a poterne beneficiare. Il gioco sta nel trovare per l’appunto queste sequenze numeriche: i miners non sono altro che ingegneri o matematici che si esprimono le meningi per trovare nuove configurazioni di questi codici Per metterle poi nel sistema. Per fare un’analogia, i miners sono per l’appunto minatori che estraggono loro dalle miniere per poi immetterlo sul mercato facendoselo pagare secondo una quotazione variabile.
Teoricamente quindi, ammesso di avere le competenze necessarie, si potrebbe creare nuova cripto valuta e metterla nel sistema ricevendo un compenso. Operativamente questa cosa è molto complessa: per ragioni matematiche difficili da capire e da spiegare, la probabilità di trovare una combinazione efficace è uno su 250.000
, ovvero la stessa di pescare una pallina rossa in un recipiente contenente altre 499.999 palline blu. Teoricamente la cosa dovrebbe capitare almeno una volta ogni 250.000 estrazioni, ma ipotizzando, fortuna dalla nostra parte, di impiegare cinque secondi per estrarre ogni pallina, arriveremmo a 250.000 palline estratte in circa 15 giorni (senza fermarsi mai). Considerando poi che creare una sequenza numerica necessità di ben più di cinque secondi, nemmeno nostra intera esistenza potrebbe essere sufficiente.Ora, per vostra fortuna esistono delle società basate su un sistema di pooling, che vi consentono di utilizzare il vostro hardware personale per calcolare i codici, dividendo il guadagno tra voi e la società. I calcoli però sono talmente difficili che occorre una macchina sufficientemente potente, dalle caratteristiche hardware ben definite, che ben che vi vada, costerà circa 6000 euro. Mettete pure in conto una bolletta non indifferente, considerando che il pc dovrà funzionare ventiquattro ore su ventiquattro, tutto l’anno. Ma veniamo alla quesione: quanto si guadagna? Considerando una rendita massima di 16 $ al giorno… come si sol dire, Il gioco non vale la candela (o meglio, la bolletta).
Inoltre società come Tim e Vodafone nell’ultimo periodo hanno notato un’incremento dell’utilizzo del traffico dati, infatti, per minare oltre alla potenza di calcolo è necessaria una rete ADSL o in Fibra Ottica in grado di garantire uno scambio di dati stabile.