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WhatsApp: la nuova truffa risucchia il credito degli utenti TIM, Vodafone e Wind TRE

WhatsApp è l’applicazione per eccellenza che tutti gli utenti ormai possiedono in pianta stabile sul proprio smartphone. Questa rappresenta il massimo disponibile per quanto riguarda la messaggistica istantanea e a parlare sono proprio i numeri.

Negli ultimi anni infatti si è arrivati ad una cifra di oltre un miliardo di persone attive ogni mese proprio sulla nota piattaforma in verde.

La maggior parte degli utenti non può fare a meno dell’ applicazione regina degli Store. Sono molte le funzioni che questa detiene ed estrema è la sicurezza concessa a tutti i clienti.

WhatsApp e la piaga delle truffe, eccone una che azzera il credito TIM, Vodafone e Wind Tre

Nonostante tutti gli aspetti positivi e le funzioni che WhatsApp permette, ci sarebbe qualcosa che almeno all’apparenza sembrerebbe irrisolvibile. Stiamo parlando delle truffe che ogni giorno arrivano sugli smartphone di milioni di utenti.

In questo caso, secondo il parere di alcune persone, sarebbe arrivata una nuova truffa tipicamente italiana su moltissimi smartphone. Questa arriverebbe ovviamente come un messaggio testuale

seguito da un link. Si tratterebbe di un sito fittizio con alcuni prodotti in sconto appartenenti alla nota catena sportiva Decathlon.

Il tutto porterebbe ad un sito fittizio che, invitando gli utenti a comprare, porterebbe poi acquisti che non arriverebbero mai a destinazione. La cosa più incredibile per la quale gli utenti andrebbero infatti bacchettati, è che tale soluzione permetterebbe di acquistare mediante il credito residuo.

Tale fattispecie risulta infatti impossibile in tutto il mondo; non c’è infatti paese dove sia possibile acquistare prodotti sportivi mediante il credito residuo del proprio smartphone.

Il risultato? Tantissime persone si ritroverebbero con il credito residuo totalmente azzerato. Il nostro consiglio permane ed è sempre quello di non fidarsi di messaggi che arrivano mediante le catene e con link molto discutibili.

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Pubblicato da
Felice Galluccio