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Tim e Vodafone potenziano le reti: tablet e smartphone i più utilizzati per navigare

Se ci avessero detto, qualche decennio fa, che avremmo avuto la maggior parte degli strumenti di cui abbiamo bisogno per comunicare, immortalare momenti, lavorare, consultare le news o il nostro conto in banca, fare shopping, vedere video e ascoltare la musica, tutto all’interno delle nostre tasche o dei nostri zaini, probabilmente avremmo riso, anche se ci è sempre piaciuto pensare al futuro nella maniera più futuristica possibile.

Eppure, guardando indietro, il progresso che abbiamo raggiunto in mezzo secolo non ha eguali. Per primo, l’avvento dei personal computer, sempre più performanti e compatti, ci ha introdotti verso la strada, buona per alcuni versi, cattiva per altri, della tecnologia. Ma è stato con la venuta dei cellulari, e poi dei loro eredi smartphone, che l’era “smart” ha preso il sopravvento, e che il nostro collo ha iniziato a prendere una piega parecchio preoccupante verso gli schermi!

Audiweb è stato l’autore della ricerca effettuata per il seminario “People are Mobile”. È stato evidenziato che 32,7 milioni di italiani navigano tramite i dispositivi mobili. Anche il Global Mobile Repost ha effettuato un analisi di mercato in 14 diversi Paesi del mondo, per esaminare le abitudini degli utenti della tecnologia più avanzata. Tra Canada, USA, Messico, Argentina, Brasile, Indonesia, Cina, India, Malesia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, anche gli usi degli italiani sono stati esaminati.  Il 26% della popolazione italiana utilizza soltanto uno smartphone o un tablet per navigare in rete, superando di gran lunga gli USA, il Regno Unito e la Germania, il cui utilizzo è risultato rispettivamente del 12%, 8% e 4%.

Tim, Vodafone e Wind si preparano a potenziare le reti

Sempre Audiweb ha evidenziato che la popolazione nata tra il 1980 e il 2000, comunemente indicata con il termine di “Millennials”, ha incrementato l’uso dei dispositivi mobili, che è cresciuto del 26,4% negli ultimi 2 anni, in netta opposizione all’utilizzo dei PC che ha avuto una diminuzione del 12,7%. Sono 18,2 milioni al giorno gli utenti di tablet e smartphone, contro gli 11,5 milioni di quelli che navigano tramite PC.

Coloro che utilizzano lo smartphone sono 32,7 milioni (in percentuale, rappresentano il 68% della popolazione di età compresa tra gli 11 e i 74 anni) e 3,3 milioni sono teenagers tra gli 11 e i 17 anni. Facendo un confronto con 2 anni fa, c’è stata una crescita di utilizzo di circa il 45%.

Per i tablet, invece, gli utenti sono molto meno rispetto a quelli dei cellulari, ossia 12,9 milioni (ossia il 26,8% della popolazione), e tra questi i teenagers sono 1,7 milioni. La crescita rispetto a 2 anni fa qui è, invece, dell’83,6%.

La differenzia sostanziale tra i due dispositivi risiede nel fatto che i tablet vengono condivisi da tutta la famiglia, a differenza del telefonino che, nella maggior parte dei casi, resta un prodotto comprato e utilizzato per uso esclusivamente personale.

La connessione di rete viene utilizzata in primo luogo per la messaggistica istantanea, per il 99,6%. Tra le applicazioni, di certo non possiamo che nominare Whatsapp (usato soprattutto in Europa e Sud America), Telegram, il Messenger di Facebook (usato soprattutto in USA) o WeChat (che primeggia in Asia, soprattutto in Cina e Indonesia). Ciò ha messo quasi del tutto fuori uso l’utilizzo degli sms, tendenza confermata anche dal fatto che gli utenti mirano sempre più a cercare offerte di telefonia mobile che comprendono minuti di conversazione e Gigabyte di connessione di rete, tralasciando in maniera importante le offerte sugli sms.

Il tempo online viene impiegato, inoltre, dagli utenti di tutte le età, oltre che per le app di messaggistica, anche per i social network per l’87%, i motori di ricerca per quasi il 71%, i giochi online per l’80%. Molto utilizzate, soprattutto dai Millennials, anche le app per lo shopping online, le news online e i video.

Sul PC, quel poco di tempo che è ci rimasto da dedicare, riguarda invece i siti di news, le email e i contenuti per adulti: ecco che ai personal computer, perlomeno, gli italiani hanno deciso di lasciare la condivisione della loro intimità!

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Pubblicato da
D'Orazi Dario