Tutto questo potrebbe divenire realtà: l’Istituto di tecnologia avanzata di Samsung (SAIT) non smette mai di sorprendere i suoi clienti e ha annunciato di avere in cantina un progetto per creare la super batteria per smartphone. Di cosa si tratta? E’ una batteria che, in appena 12 minuti, ricaricherebbe completamente lo smartphone. “In questo modo – spiega l’azienda sud-coreana – sarà possibile verificare un netto miglioramento sia della capacità della batteria stessa (con un aumento del 45%), sia della velocità di ricarica (che sarà 5 volte più rapida).
Ultimamente, l’evoluzione tecnologica degli smartphone si focalizzava solo sull’estetica e sulle caratteristiche dei loro dispositivi, lasciando trascurati problemi come il consumo della batteria. Eppure negli ultimi anni, si era visto un leggero progresso riguardo l’autonomia limitata degli smartphone, ma nulla di particolarmente evolutivo.
Ecco perché Samsung ha deciso che è arrivata l’ora di studiare un metodo per ridurre al minimo i tempi di ricarica dei dispositivi aumentando, nel contempo, la potenza e la durata della batteria. Ma in che modo questo sarebbe possibile? Le classiche batterie agli ioni di litio impiegano più di un’ora per ricaricare completamente il cellulare. Bisogna considerare che queste batterie sono state commercializzate per la prima volta circa 26 anni fa (nel 1991 con precisione) e, forse, sarebbe anche arrivato il momento di fare un passo in avanti e abbandonare questa tecnologia obsoleta e trovare soluzioni alternativa.
Il colosso sud-coreano vorrebbe puntare sul grafene – materiale costituito da uno strato di atonimi di carbonio, con una resistenza meccanica al pari del diamante e dell’accaio e una flessibilità al pari della plastica. L’uso del grafene è considerato un elemento rivoluzionario perché potrebbe cancellare definitivamente l’ansia da batteria scarica (altrimenti chiamata low battery ansiety), con tempi di ricarica che si aggirerebbe attorno ai 12 minuti. Inoltre, potrebbero mantenere senza problemi una temperatura di 60°C richiesta, soprattutto, per un utilizzo delle auto elettriche
Attualmente, però, il grafene è un materiale difficile da utilizzare a causa dei suoi costi: un solo grammo può arrivare, infatti, a costare decine di migliaia di euro. Nonostante questi ostacoli, la società sud-coreano ha brevettato il progetto in Corea del Sud e negli Stati Uniti, per non avere rischi di plagio “Potrebbe volerci molto tempo prima che la super batteria possa venire prodotta in serie, ma la volontà e il desiderio di realizzazione del progetto ci sono.”
L’obbiettivo della Samsung di progettare questa super batteria potrebbe derivare anche dal flop scaturito dal difetto delle batterie del Galaxy Note 7 che, dopo essere andati in autocombustione, non hanno potuto far altro che ritirarli dal mercato (5 i miliardi di dollari persi in seguito a questi incidenti).