sicurezza Sicuramente non è la prima volta che il nome di Edward Snowden viene sentito nominare. Egli è, infatti, l’ex informatico e collaboratore della CIA, che nel 2013 fu responsabile del “Datagate”, quando decise di rendere pubblici, tramite contatti con alcuni giornalisti, la rete top-secret di spionaggio globale di massa che vedeva come principali protagonisti e attuatori la Gran Bretagna e gli USA.

Dopo lo scandalo di alcuni anni fa, torna ad essere nominato stavolta per la sua attività prettamente informatica. Ha sviluppato, infatti, una nuova applicazione open source dal nome “Haven”.  Essa, disponibile per i dispositivi Android, può essere scaricata dagli utenti medi tramite il Google Play Store oppure F-Droid. I programmatori più esperti, invece, possono usufruire del suo codice sorgente scaricandolo semplicemente da GitHub.

Pare che Snowden abbia progettato questa applicazione dopo avere comunicato con Jacqueline Moudeina. La donna è stata il primo avvocato di sesso femminile del Chad e ha dedicato buona parte della sua vita ai diritti umani, cosa testimoniata anche dal fatto di essere stata responsabile dell’arresto dell’ex dittatore del suo Paese di origine Hissene Habre. I finanziamenti, invece, arrivano da aziende correlate a The Intercept, che altro non è che una rivista online che si occupa di dare informazioni riguardanti la sorveglianza di massa.

Tutte le nostre conversazioni al sicuro

Haven serve per controllare non soltanto i nostri effetti personali, come ad esempio i PC, ma permette anche di controllare, contemporaneamente, la propria casa o i propri luoghi di interesse. Sfruttando i sensori degli smartphone, anche dei modelli più vecchi e superati, riesce a monitorare i rumori, i movimenti nell’ambiente, le vibrazioni, le immagini e i cambiamenti di luminosità che potrebbero far presagire la presenza di intrusi nei luoghi di nostra proprietà, oppure di impiccioni o potenziali ladri che si appropinquano verso i nostri dispositivi.

Per poterne sfruttare le potenzialità, si può usare un vecchio smartphone che non si utilizza più, vi si può installare Haven e lo si può utilizzare come una vera e propria videocamera di sorveglianza per ciò che si vuole controllare.

Haven, in risposta agli stimoli che riceve lo smartphone, invia sotto forma di SMS, presi in carico dall’app di messaggistica Signal, delle notifiche (che sono criptate per potere evitare che subiscano delle interferenze da terzi) quando percepisce che c’è qualcosa che non va. Però, è giusto specificare che le informazioni non vengono assolutamente salvate su un cloud: semplicemente viene aggiornato di continuo il log. La sicurezza dell’applicazione è garantita dal protocollo Ton Onion Service.

L’unica cosa che spaventa di Haven è che essa possa essere utilizzata in entrambe le direzioni: ossia che possa diventare un canale con il quale la persona che desidera controllare la propria privacy venga a sua volta spiata, ribaltando totalmente il fine primario con il quale Snowden l’ha sviluppata.

L’applicazione è dedicata a tutte quelle personalità che esercitano una professione che li possa mettere in pericolo, o con la quale abbiano a che fare con dati strettamente privati della propria clientela, ma anche per persone comuni che nella vita di ogni giorno vogliono sentire di essere leggermente più al sicuro, a causa dei difficili tempi che corrono.

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