Come tutti noi sappiamo, purtroppo, molto bene, nel momento in cui si aderisce ad una particolare promozione o offerta, non sempre le condizioni contrattuali vengono lette o spiegate nel miglior modo possibile. E’ sempre nostro dovere leggere attentamente tutte le postille, anche quelle scritte in caratteri minuscoli, per evitare brutte sorprese.
Nonostante i controlli minuziosi, qualcosa sfugge sempre. In molti hanno segnalato alcune omissioni o non citazioni da parte di operatori dei call center, in seno all’attivazione di determinate promozioni. Prendiamo ad esempio una lettera, pubblicata su Il Salvagente, di un consumatore di nome Carmelo.
Agli inizi di Marzo 2017, il soggetto era intenzionato a disdire l’abbonamento con Telecom. Per questo motivo decise di chiamare il 187 per inoltrare formale recesso, l’operatore, tuttavia, lo convinse ad accettare una nuova offerta TIM Smart Voce Casa.
Nessuno, a sua detta, lo informò di dover richiedere la domiciliazione bancaria per non pagare i costi di attivazione e per usufruire dello sconto.Inconsapevole di tutto ciò, accettò l’offerta e qualche giorno dopo gli venne attivata. Tutto funzionò per il verso giusto, fino a Novembre 2017 (ben 8 mesi dopo), momento in cui gli venne recapitata una bolletta da 98 euro per i costi di attivazione.
TIM, da sempre, sopratutto per le offerte di linea fissa, richiede l’addebito su conto corrente per evitare il pagamento delle spese di attivazione. Nel momento in cui venite contattati chiedete sempre la registrazione della chiamata, in questo modo, nel caso in cui l’operatore ometta qualche passaggio potrete sempre recuperarlo e dimostrarlo. Dal giorno di attivazione del nuovo contratto avete 90 giorni di tempo per chiedere la domiciliazione bancaria, altrimenti l’azienda provvederà ad inviarvi la bolletta da pagare.