Non è la prima volta che l’azienda fa un passo del genere. Nel 2016, in occasione del settimo anniversario dell’app, lanciata nel 2009, l’azienda aveva annunciato che, riguardando al passato, si era resa conto che la scena del 2009 era dominata dai sistemi operativi di BlackBerry e Nokia. Questi, ai tempi, arrivavano a rappresentare circa il 70% della scena. Oggi, invece, la situazione si è totalmente ribaltata: essi, infatti, occupano solo una piccolissima fetta nel panorama tecnologico capeggiato da iOS e Android (Google, Apple e Microsoft, infatti, ormai rappresentano il 99,5% della scena attuale e hanno gli occhi puntati addosso).
Per questo motivo, Whatsapp aveva annunciato di volere revocare la funzionalità dell’applicazione ai sistemi operativi BlackBerry OS, BlackBerry 10, Nokia S40 e Nokia S60 entro la fine di giugno del 2017. Tale data è stata poi prorogata da Brian Acton, il co-fondatore di Whatsapp, per la fine del 2017 e per il corso del 2018.
Così come ha detto, infatti, sarà. Nel dettaglio, dal 31 dicembre 2017 in poi, l’applicazione di messaggistica non verrà più supportata da BlackBerry OS, BlackBerry 10 e dai Windows Phone 8.0, e la modifica sarà retroattiva, ovviamente, anche per tutte le versioni precedenti.
La fine del 2018, invece, è stata la scadenza fissata per l’aggiornamento dell’applicazione in tutti i Nokia S40
. Android verrà colpita per ultima: si dovrà attendere il 2020, quindi ben 2 anni, prima che vengano esclusi i dispositivi che possiedono la versione di Android 2.3.7 oppure una versione precedente.Il motivo di tale decisione risiede, come precedentemente accennato, al fatto che il contesto tecnologico è ormai cambiato da tempo, così come i protagonisti che ne fanno la storia. Consentire ancora l’utilizzo di sistemi operativi così “anziani” sarebbe stata, probabilmente, solo una zavorra per l’azienda. Invece, bisogna puntare al futuro, alle prestazioni eccellenti, al miglioramento, senza restare incastrati nel passato.
Di certo, la decisione non è stata semplice, soprattutto perché è noto che vi siano diversi utenti “innamorati” del vintage, e molto affezionati a qualcosa che, purtroppo, è stato ormai ampiamente superato.
La condotta di Whatsapp è sicuramente coerente con quello che è stato il 2017, anno ricco di numerosi aggiornamenti e modifiche, difficili quasi da seguire di pari passo: siamo passati dai cambiamenti nelle chat di gruppo (da ricordare la “censura” operata dagli amministratori, oppure la possibilità di rispondere in privato invece che sul gruppo stesso), fino alle modifiche nell’utilizzo dei messaggi vocali (che, ormai, non necessitano più della pressione continua del dito sull’icona del microfono).
Insomma, gli ingegneri di Whatsapp sta facendo di tutto per rendere la propria app sempre più funzionale, prestante e moderna. E, per fare ciò, dopo avere imparato da esso, è necessario chiudere una volta per tutte la finestra sul passato.