Nel corso di queste festività migliaia di clienti hanno deciso di sposare la causa di TIM. Il brand di telefonia italiano, ha infatti, adottato una politica molto aggressiva verso i rivali con promozioni low cost ed offerte irrinunciabili. Le nuove attivazioni sono state copiose, ma un vasto numero di queste è avvenuto non senza controversie.
Nelle ultime ore, una folta schiera di neo abbonati TIM tramite le pagine social del gruppo ha accusato il provider di aver “sottratto” soldi una settimana dopo l’apertura del proprio contratto.
Chi ha approfondito la vicenda, attraverso opportune telefonate al 119 (call center di supporto ed assistenza) ha scoperto che il credito residuo in meno era causato dal pagamento settimanale per la propria tariffa.
TIM, infatti, da un po’ di tempo a questa parte per tutti i nuovi clienti sta lanciando di default la tariffa “Prime Go”.
Attraverso questa gli abbonati potranno avere accesso ad alcuni vantaggi come il TurboGiga Day, chiamate ed sms illimitati verso uno stesso numero, ingressi 2×1 al cinema, concorsi esclusivi per smartphone. Tutto questo al prezzo di 0,49 centesimi a rinnovo settimanale.In un mese “Prime Go” arriva quindi a costare quasi due euro.
Partiamo dal presupposto che l’azione di TIM è assolutamente lecita. Il brand, infatti, specifica nel contratto di attivazione la tariffa ed i suoi costi. Detto ciò tutti coloro che vogliono evitare questa spesa inutile, possono contattare sempre il 119 e provvedere al cambio di “Prime Go” con “Base New”, la tariffa a costo zero.