Verso le 19:00 (ora nazionale) dello scorso 31 Dicembre, l’Italia ed il mondo sono andati in panico a causa dell’ennesimo crollo di WhatsApp. La chat di messaggistica istantanea è stata indisponibile per circa venti minuti a tutti gli utenti del pianeta.
La giustificazione di tale mancanza è stata data all’utilizzo spropositato della piattaforma per i classici auguri di inizio anno. Ciò avrebbe causato il malfunzionamento dei server.
Anche se l’alibi è più che sufficiente ed il calo non è stato poi così drammatico, c’è da considerare che i down di WhatsApp nell’ultimo anno sono stati molteplici. In più occasioni la chat è stata indisponibile, lasciando tutti gli iscritti orfani di alternative valide.
Cosa fare quando WhatsApp è in down?
La risposta a questa domanda potrebbe essere superflua: ben poco. Quando la piattaforma non riesce a connettersi ai server, la comunicazione cessa di esistere. Il cosiddetto “down” equivale all’utilizzo offline del servizio. Senza linea, gli utenti sono impossibilitati ad inviare e ricevere messaggi, non possono ottenere foto, né tanto meno video.
Nonostante ciò, gli iscritti al servizio potranno comunque accedere alle chat memorizzate sul device, potranno osservare i file già ottenuti e potranno ascoltare le registrazioni vocali. Inoltre, potranno anche inviare messaggi ad un determinato utente. Il messaggio inviato sarà recapitato appena il servizio tornerà in auge.
Alternative alla chat di messaggistica
Qualora la comunicazione sia urgente si può sempre scegliere una via diversa. Con WhatsApp, ci dimentichiamo spesso di altri strumenti validi: Facebook Messenger, Telegram, Instagram, per non parlare poi dei classici sms.