Apple recentemente ha confermato che iOS rallenta gli iPhone. Il software che consente di ridurre le prestazioni dell’iPhone 6 e l’iPhone 6S è stato introdotto in iOS 10.2.1 ed Apple ha ammesso che l’iPhone 7 è stato aggiunto alla lista all’inizio di Dicembre tramite iOS 11.2. Ma una nuova ricerca suggerisce che il rallentamento più serio dell’iPhone sarà quello che colpirà Apple stessa. In una nuova ricerca, l’analista di Barclays, Mark Moskowitz, stima che Apple dovrebbe perdere milioni di vendite di iPhone dal momento che i proprietari potranno ringiovanire il telefono esistente sostituendo semplicemente la batteria.
Soprattutto grazie alla riduzione del prezzo delle sostituzioni delle batterie passate da 89 a 29 euro. Moskowitz afferma che circa 518 milioni di iPhone (77% di tutti gli iPhone in circolazione) saranno idonei alla sostituzione a prezzo ribassato, che copre iPhone 6, iPhone 6S ed iPhone 7. Il rovescio della medaglia è che il 30% di coloro che cambieranno la batteria dell’iPhone eviteranno di acquistare un nuovo smartphone nel 2018. Barclays prevede che Apple venderà 56 milioni di iPhone nel primo trimestre
, numeri inferiori alle aspettative. Ma il quadro più ampio sarà relativo alle vendite di iPhone nel lungo termine.
Apple non si sta aiutando da nessuna parte, dal momento che il costo sempre crescente dei nuovi iPhone sta rendendo la proprietà di un bene a lungo termine essenziale per qualsiasi utente. La risposta di Apple è stata tutt’altro che scontata, affermando di fare una cosa normale. Per la casa di cupertino la sua pratica di rallentamenti è una caratteristica lodevole per prolungare la durata della batteria.
Da quì si è scatenata una battaglia con gli altri colossi del tech, tutti pronti ad affermare che sono i migliori sotto questo aspetto. Samsung, addirittura, ha promesso che i suoi device sono in grado di mantenere il 95% del mantenimento della capacità della batteria per almeno due anni. Vedremo se questa caduta di stile da parte di Apple inficerà sulle vendite dei nuovi device o se gli utenti continueranno a dar fiducia all’azienda.