Il 2017 è stato caratterizzato da una mazzata sciagurata sui risparmi dei consumatori. Sempre più aziende (le telco in primis, ma poi anche le piattaforme televisive) hanno adottato il pagamento ogni quattro settimane al fine di vedere aumentati gli introiti economici.
Addio pagamento ogni 28 giorni
Sul finire dello scorso anno, grazie all’intervento di Governo e Parlamento la fatturazione a 28 giorni è divenuta una pratica illegale. Ciò significa che chi aveva adottato tale rimodulazione (compagnie telefoniche e Sky) dovrà presto ritornare sui suoi passi.
La data limite imposta dall’AGCOM è quella del 4 Aprile. Entro questa data tutte le aziende dovranno adeguarsi: chi non lo farà potrà incorrere in multe molto salate.
Cosa cambia per Sky e Mediaset Premium?
Dallo scorso settembre, anche Sky ha adottato questa metodologia di pagamento. L’azienda ha giustificato il cambio contrattuale unilaterale con la qualità del prodotto televisivo offerto. Secondo le ultime indiscrezioni che arrivano da Milano Rogeredo, il ritorno alla fatturazione ogni 30 giorni non coinciderà per forza di cose con un risparmio per gli abbonati.
Sky, infatti, con molta probabilità non rinuncerà agli incassi maggiori ed cercherà attraverso piccoli ma significativi aumenti di far fronte al mancato gettito. In poche parole, gli abbonati dovranno attendersi una leggera crescita dei prezzi mensili.
Capitolo Mediaset Premium. La compagnia di casa Finivest non ha mai adottato il sistema di pagamento ogni 28 giorni. Per tale ragione tutti coloro che hanno un contratto con la pay tv in digitale terrestre non dovranno attendersi rimodulazioni o rincari nei prossimi mesi.