Ultimamente, l’AGCOM è stata sulla bocca di tutti per avere multato le compagnie telefoniche a causa della tariffazione effettuata ogni 4 settimane, piuttosto che ogni 30 giorni. Oltre a questo, essa si è occupata negli ultimi tempi anche di stabilire quali fossero i valori cardine di qualità del servizio che devono essere raggiunti, nel corso dell’anno 2018, in special modo dalla società TIM. TIM, infatti, risulta essere proprio la compagnia telefonica a possedere il servizio universale, nell’ambito del mercato della telefonia fissa, per cui deve essere ligia al dovere e seguire in piena regola i dettami dell’AGCOM.
Gli indicatori di qualità AGCOM sono già stati stabiliti in una riunione effettuata nei primi giorni del dicembre scorso, nel dettaglio il 5 di dicembre, e sono entrati ufficialmente in vigore già dal 20 dicembre del 2017, validi per questo nuovo anno 2018. Tali indicatori mirano a stabilire e definire i servizi offerti dalle varie aziende in diversi ambiti, che vanno dalla fatturazione, alla garanzia, alla qualità e velocità dell’assistenza clienti. In particolare, le aree che vengono esaminate dall’AGCOM sono, per quanto riguarda l’assistenza clienti
:Vengono identificati anche, per quanto concerne i servizi offerti:
La maggior parte di questi indicatori di qualità viene valutato secondo un numero percentuale.
La compagnia telefonica che fornisce il servizio universale, una volta ricevuti i dettami da parte dell’AGCOM, non ha soltanto l’obbligo di sottostarvi, ma deve anche essere il più chiara e trasparente possibile. Per raggiungere questo obiettivo, infatti, ha l’obbligo di comunicare il conseguimento dei detti obiettivi tramite i canali ufficiali di comunicazione con i clienti (come ad esempio il proprio sito internet) e deve anche fare ogni sei mesi o ogni anno una comunicazione ufficiale all’AGCOM dei risultati raggiunti.
Il fine di tutto ciò è quello di raggiungere un servizio che abbia una qualità sempre migliore, obiettivo che fino ad oggi è stato sempre conseguito, dato che è stato dimostrato che gli outcome raggiunti erano sempre migliori di quelli già prestabiliti.
È proprio grazie a queste regole ferree e ai feedback ricevuti dalle società e dagli utenti che l’AGCOM controlla in maniera esaustiva che le telecomunicazioni italiane innalzino sempre più la loro efficienza.