Considerando la velocità con cui viaggiano le informazioni, l’annuncio di Exynos 9810 di Samsung è già storia vecchia. È interessante però analizzare cosa questo processore porterà nei Samsung Galaxy S9 e S9 Plus. Ci saranno funzionalità nuove. Alcune si possono considerare vecchie dato che sono presenti su altri smartphone, ma nel complesso è un gran passo avanti.
Tante nuove cose
Con il nuovo processore, gli smartphone potranno sfruttare funzionalità che sull’iPhone X sono chiamate Face ID e Animoji. Ovviamente il riconoscimento facciale sarà usato con altri nomi, ma la sostanza è questa. Con un sistema di rilevamento della profondità utile per scansionare il volto dell’utente in 3D per i filtri di tracciamento del visto e per un sblocco di sicurezza del dispositivo. Lo scanner già presente sull’S8 al momento non regge il confronto con quello dell’iPhone dell’anniversario.
Ovviamente sarà un processore molto più potente della versione precedente. Si tratta di un octa-core e di questi, quattro vanno ad una frequenza di 2.9GHZ mentre gli altri quattro a 1.9GHz. Prestazione multi-core 40% più alte dell’Exynos 8895, ma nonostante questo risulta anche meno affamato di energia.
Questa potenza in più si può vedere oltre che nella grafica anche nella capacità di catturare immagini e video migliori. Si potranno registrare Video in 4K a 120 FPS oltre che a girare anche video in Slow Motion sempre in 4K. La fotografia invece, grazie al doppio processore di segnali d’immagini insieme ad una capacità di autofocus più veloce e migliorata e ad una tecnologia di stabilizzazione avanzata, risulterà senza paragoni.
Il nuovo processore supporta anche la tecnologia Cat 18 LTE che permette velocità di download teorico fino a 1,2 Gbps. Una velocità abbastanza alta da permettere lo streaming di video in realtà virtuale in alta qualità.
Il sottosistema audio del chipset aggiornato consente una migliore qualità audio e un’elaborazione più stabile, che tra l’altro farà consumare meno energia del dovuto.
Samsung vuole anche rendere Bixby migliore, visto che al momento non regge minimamente il confronto con Alexa, Siri o Google Assistant. Per ora sembra che vogliano migliorare la precisione con cui l’assistente virtuale riesce a puntare con la fotocamera gli oggetti e luoghi per ottenerne informazioni.
In tutto questo lo schermo risulterà più nitido e ci si può aspettare il supporto a schermi fino a risoluzioni 4096 x 2160 (4k UHD), ma sembra anche intenzionato ad altro, come una funzione VR migliorata. Le esperienze in merito potrebbero risultare molto più immersive e uniche.