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Il progetto di Razer che trasforma il suo smartphone in un portatile

Il telefono di Razer è stato sicuramente uno dei migliori telefoni del 2017, almeno sulla carta. Un dispositivo potente, ma con un design abbastanza sterile, spigoloso e addirittura ingombrante per certi versi. L’altro problema dello smartphone era di sicuro il concetto che ci stava alla base. Sinceramente, chi ha bisogno di uno smartphone da gaming?

Il pezzo di un puzzle

Al CES 2018Razer ha presentato un altro dispositivo che si appaia con il sopracitato smartphone trasformandolo in un laptop. Questo nuovo dispositivo si chiama Project Linda ed è un portatile “shell” che diventa completo solo una volta che il telefono viene inserito nello slot dedicato.

Non è la prima volta che si vede una tecnologia del genere. Prima di Razer ci sono stati il Motorola DROID BIONIC Lapdock e Atrix Lapdock. Più recentemente abbiamo visto Mirabook di Miraxess, ma che si è presentato solamente in versione demo l’anno scorso.

Ciò che hanno in comune questi dispositivi è che sono tutti portatili che permettono di connettere un telefono Android per avere un’esperienza simile al PC

. Ovviamente una differenza c’è, ovvero il tocco di Razer.

Il dispositivo presenta un display touch QHD da 13 pollici con un design simile al Razer Blade Stealth. È presente la tastiera Chroma di Razer con la ottima retroilluminazione e personalizzazione. Al posto del trackpad troviamo l’alloggiamento per lo smartphone che una volta inserito all’interno si collegherà con l’intera struttura e le applicazioni verranno quindi visualizzate sullo schermo. Lo smartphone può essere usato come touchpad o come secondo schermo.

Il portatile sfrutta la RAM e il processore del telefono, ma porta con sé 200GB di memoria e una batteria da 53.6 Wh. La memoria e la batteria sono le uniche aggiunte oltre ad una webcam da 720p, un jack audio da 3,5mm, una porta USB-A e una USB-C.

Il prezzo di questo dispositivo non è stato menzionato nonostante sarà presto disponibile per le vendite.

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Pubblicato da
Giacomo Ampollini