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HTC U11, l’aggiornamento ad Android 8.0 Oreo arriva finalmente in Italia

HTC è stata sorprendentemente veloce: da quando è partito il rilascio dell’aggiornamento ad Android 8.0 Oreo per HTC U11 in Europa, sono passate meno di 24 ore per vedere comparire la notifica anche sugli smartphone italiani. I possessori di HTC U11 del nostro Paese, infatti, stanno segnalando sulle community l’arrivo della nuova versione.

Il changelog è davvero stringato: introduzione di Android 8.0 Oreo e miglioramenti di sistema. In realtà gli utenti, una volta completata l’installazione, si troveranno davanti uno smartphone con un’interfaccia utente rivista, una gestione delle notifiche completamente rinnovata, un nuovo menu circolare e tante nuove funzioni.

Tra queste c’è la modalità picture in picture per utilizzare due applicazioni contemporaneamente, la selezione intelligente del testo che anticipa l’utente suggerendogli cosa ha copiato un attimo prima ed un nuovo sistema di risparmio energetico. Le migliorie sotto il cofano sono altrettanto numerose.

Adesso processi e applicazioni in background sfruttano meno risorse trasformando lo smartphone in un dispositivo ancora più reattivo. Migliorata anche la sicurezza non solo con le patch più recenti, che in questo caso non sappiamo se sono quelle di gennaio o dicembre, ma grazie ad un sistema che analizza le app installate per prevenire i malware.

HTC U11, COME AGGIORNARE IL SOFTWARE

Aggiornare il sistema operativo è semplicissimo: attendete la notifica che segnala la presenza di una nuova versione o forzatene la ricerca dalle impostazioni, e confermate l’installazione scegliendo dapprima download e poi installa. Il resto della procedura non richiede interventi da parte dell’utente.

Anche in questo caso che si tratta di un major update dal peso 1.30 GB. In realtà dovreste solo accertarvi che il vostro smartphone sia privo di applicazioni ma anche file multimediali e documenti inutili. Per queste installazioni così corpose, infatti, consigliamo di alleggerire lo smartphone cancellando tutto quello di cui si può fare a meno.

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Pubblicato da
Marco Serra