La notizia delle ultime ore ha scioccato tutti, non soltanto gli addetti ai lavori del mondo hi-tech. La Francia ha aperto un procedimento giuridico contro Apple, azienda (ipoteticamente) rea di manomettere i suoi iPhone, al fine di spingere gli utenti a comprare modelli nuovi di melafonino.
La Francia accusa: “iPhone manomessi per motivi commerciali”
L’accusa è estremamente grave. Le indagini della magistratura transalpina parlano di “obsolescenza programmata”. In poche parole, secondo i magistrati la compagnia di Cupertino andrebbe a manomettere i dispositivi già attivati attraverso aggiornamenti con l’intento di rallentare questi ultimi.
L’obiettivo di Apple sarebbe quello di invogliare i suoi clienti ad acquistare iPhone di più recente uscita.
Nonostante voci del genere girassero con molta frequenza tra complottisti della prima ora e tra siti avversi alla politica dell’azienda californiana, questa è la prima volta che uno Stato si impone con toni veementi contro Cupertino.
Dopo la presa di posizione della Francia, altre nazioni hanno approfondito la questione, alla ricerca di prove che possano avallare tale tesi.
Anche gli Stati Uniti d’America, dopo aver raccolto le carte dei magistrati francesi, stanno cercando di lavorare sul caso. In questo senso gli organi del governo a stelle e strisce hanno già chiesto un’opinione ad Apple, che per ora però continua a tacere.
Cosa dice Apple?
La cosa più sorprendete della vicenda, allo stato attuale, è il mutismo di Apple. Tim Cook e soci, dopo la bega sulle batteria degli iPhone, sono costretti ad affrontare un nuovo ipotetico caso planetario e dovranno difendersi da accuse molto pesanti. Le non dichiarazioni di Cupertino potrebbero spiegarsi come un tentativo di organizzare una risposta unica ed efficiente, ma non vi è dubbio che i sospetti aumentano ad ogni minuto di silenzio.