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Elastomer, il nuovo materiale autoriparante per gli schermi degli smartphone

Elastomer

Un team di ricercatori coreani è riuscito a sviluppare un nuovo materiale autorigenerante che in italiano potremmo tradurre con Elastomero. Questo materiale è in grado di guarire sé stesso a temperatura ambiente e presenta un’elevata resistenza alla trazione. Sembrerebbe essere in grado di ripristinare i graffi in circa 30 minuti.

Elastomer non è l’unico materiale del genere

A volte le nuove tecnologie adottate sugli smartphone hanno anche bisogno di cambiamento in fatto di scelte di materiali per l’hardware. Nel caso della tecnologia di ricarica wireless, che sta sempre di più diventando la norma, stiamo vedendo una migrazione verso i design di vetro. Basti guardare le ammiraglie come il Galaxy S8 o l’iPhone X.

Per quanto risultano particolarmente gradevoli e consentono funzionalità extra c’è un ovvio problema: la durabilità. Il vetro, neanche ci fosse bisogno di dirlo, è molto più suscettibile ai danni rispetto 

all’alluminio. Tuttavia, grazie a un team di ricercatori del Korea Research of Chemical Technology, potremmo non dover più avere di questi problemi.

Oltre ad essere in grado di rigenerare sé stesso in temperatura ambiente, allo stesso tempo è in grado di raddoppiare la quantità del più alto livello di resistenza alla trazione. Questa resistenza si riferisce a quella di un materiale alla rottura sotto tensione, un problema presente in altri materiali simili a Elastomer.

Secondo il team, questo nuovo materiale può essere utilizzato come strato protettivo sui dispositivi mobili. Secondo gli ultimi esperimenti è stato in grado di riparare qualsiasi crepa fatta entro i 30 minuti. L’unica problema risulta la commercializzazione di questo materiale. È nuovo e il percorso che dovrà affrontare è ancora lungo, per non dire che appena cominciato.

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Pubblicato da
Giacomo Ampollini