Con l’arrivo del 2018 giungono discrete notizie per tutti coloro (quasi tutti noi) che utilizzano uno smartphone ed una relativa SIM Card. Dopo una querelle durata mesi – quasi un anno – le compagnie telefoniche saranno costrette a ritornare sui loro passi e dovranno per forza di cose ritornare alla vecchia politica della fatturazione mensile.
Tra queste compagnie ci sarà ovviamente anche TIM. Anche se il brand italiano è quello più restio alla cancellazione dei pagamenti settimanali, dal prossimo 4 Aprile dovrà adeguarsi alla norma voluta da Governo e Parlamento. L’AGCOM, infatti, ha stabilito per l’inizio della primavera il termine ultimo di adeguamento. I providers che sforeranno andranno incontro a pesanti multe pecuniarie.
Per i clienti c’è quindi da esultare. Il ritorno alla fatturazione mensile porterà in dote un risparmio medio annuo stimato vicino all’8%. In più, già a partire dalle prossime settimane, TIM e gli altri gestori saranno costretti a pubblicizzare iniziative con il vecchio (nuovo) sistema di pagamento, il che porterà ad ulteriori risparmi in caso di portabilità.
Ma non è tutto rose e fiori. Le compagnie telefoniche (tra cui ovviamente anche TIM) potranno decidere a loro volta di rimodulare le proprie offerte, puntando su un aumento di prezzo al fine di riparare il mancato gettito economico dei pagamenti ogni 28 giorni.