ZTE Axon M risulta un dispositivo particolarmente unico, e a suo modo anche rivoluzionario. È il primo, e al momento unico, smartphone dotato di un doppio display che può essere piegato per essere trasformato da smartphone a tablet. Anche se si tratta di un dispositivo innovativo, non è stato accolto in modo molto positivo dalla critica e dal pubblico. Nonostante questo però il portavoce della società ha dichiarato che continueranno a sperimentare in questo campo tanto che l’Axon M avrà un suo successore, riveduto e corretto.
Non più una corsa solitaria
A questo giro però ZTE non sarà sola, anche i colossi stanno iniziando, se non l’hanno già fatto, ad avventurarsi in questo territorio poco esplorato, come Samsung col suo Galaxy X. C’è da dire tra il Galaxy X, se questo sarà effettivamente il suo nome, e l’Axon ce ne passa visto che nel dispositivo di Samsung sarà parte del display a piegarsi.
Non si sa ancora niente, a parte che forse avrà cornici più piccole rispetto all’Axon M e che dovrebbe risultare un fiore all’occhiello venduto a caro prezzo. Già negli Stati Uniti l’Axon M era stato venduto tramite AT&T a circa 730 dollari, chissà il successore.
C’è da dire che il prezzo non era così campato in aria. Oltre all’aspetto innovativo aveva comunque un hardware di tutto rispetto. I due schermi erano di 5,2 pollici mentre uniti diventavano di 6,75. Il processore alla base è il quad-core Qualcomm Snapdragon 821, non il migliore dei processori al momento, ma nel 2016 lo era.
Poteva mostrare un app funzionante diversa su ogni schermo il che lo rendeva molto utile e confortevole per lavorare. Finito di lavorare se si voleva vedere qualcosa, si univano i due schermi e via. Il fatto che non sia andato bene è stato causato da diversi fattori, ma si spera che i futuri smartphone pieghevoli saranno accolti meglio.