Sembra che non sia un tempo favorevole per Apple. A Dicembre, la società aveva pubblicato una nota relativa al rallentamento intenzionale dei vecchi modelli con batterie degradate per evitare improvvisi spegnimenti. L’azienda è stata proprio messa alla gogna a seguito di queste affermazioni. In pochissimo giorni molte azioni legali sono state intentate contro l’azienda per aver infranto la fiducia dei suoi clienti.
Ora, Apple è stata colpita da una delle più grandi cause di class action mai intentate contro l’azienda. Più di 370.000 persone in Corea del Sud si sono riunite per sporgere denuncia a seguito del rallentamento dei loro iPhone. Uno studio legale locale chiamato Hannuri Law ha chiesto alle persone di partecipare alla causa, avviata il mese scorso con circa 67.000 persone.
Avviata un’altra class-action contro Apple
Presentato alla Corte distrettuale centrale di Seoul, l’accusa riporta direttamente al rallentamento volontario da parte del produttore tramite aggiornamenti software.
Come da querela, Apple ha violato le norme costringendo i possessori di iPhone ad installare nuovi aggiornamenti iOS che alla fine rallentano i dispositivi. La causa chiede alla società di pagare 2.000 dollari di ammenda ad ogni persona coinvolta nella causa. Apple, d’altra parte, non ha rilasciato commenti su questa nuova class-action. Non ci aspettiamo che la società rilasci alcuna dichiarazione.
Come affermato, questa non è la prima volta che il gigante di Cupertino affronta una causa. Il mese scorso, un gruppo di persone negli Stati Uniti ha intentato una causa federale contro Apple. I consumatori hanno affermato che le pratiche di Apple risultano “ingannevoli, immorali e scorrette” in quanto violano le leggi sulla tutela dei consumatori. Nei giorni successivi, una causa avviata da altri utenti è stata presentata contro la società per lo stesso problema. Anche due israeliani hanno fatto causa chiedendo un risarcimento di addirittura 125 milioni di dollari. Vedremo come si risolveranno tutte queste situazioni davvero spinose.